Estratto Fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO


È padovano di Tremignon e martedì scorso ha fatto il tanto atteso esordio in campionato con la maglia biancoscudato. Nella sfida con il Pescara è infatti scoccata l’ora anche di Mattia Minesso che, dopo avere seguito i suoi compagni da bordo campo nelle prime giornate, ha visto materializzarsi anche il suo turno. Ingresso nella ripresa (al posto di Mandorlini) con tanto di prezioso contributo alla rimonta della squadra che si è materializzata al fotofinish grazie ai sigilli griffati da Cisco e Cappelletti. «Ci tenevo, era da un po’ di tempo che speravo di giocare. Avevo tanta voglia di scendere in campo e sono contento che sia arrivata l’occasione. È stata un’emozione debuttare con la divisa del Padova in una partita ufficiale». […] Quali erano le vostre sensazioni in campo prima di agguantare il pareggio? «Il Pescara palleggiava bene in mezzo al campo e in certi frangenti ci ha sovrastato su questo aspetto, ma come occasioni forse ne abbiamo avute più noi. Dopo il gol al novantesimo di Cisco abbiamo intravisto la possibilità di pareggiare, anche se mancavano pochi minuti. E ce l’abbiamo fatta. In quei frangenti ci vuole anche un pizzico di fortuna, altrimenti non riesci a riprendere il risultato. Siamo stati premiati, ma è chiaro che non sarà sempre così: non dobbiamo concedere due gol agli avversari». Un pareggio che vale più di una vittoria, ha dichiarato Bisoli a fine gara. «Sarà salutare per il nostro prosieguo di stagione se faremo tesoro degli errori che abbiamo commesso per non ripeterli più». Il 4-2-3-1 adottato nel secondo tempo con il Pescara ha esaltato la qualità di giocatori abili ad attaccare sulle corsie laterali, come appunto lo stesso Minesso e Cisco. Tanto che nell’allenamento di ieri il tecnico ha alternato i due giocatori come interpreti offensivi a sinistra nel 4-3-3. «Ha provato questa situazione, ma non so se la adotterà domenica a Brescia. Come tutti i miei compagni anch’io spero di giocare, fermo restando che più del modulo conta l’atteggiamento della squadra in campo. Finora abbiamo adottato diversi sistemi di gioco, anche in base all’avversario. Nel 3-5-2 sono un po’ penalizzato per le mie caratteristiche, anche se posso eventualmente fare la mezzala. Mi si addicono di più gli altri moduli (4-3-1-2, 4-2-3-1, 4-3-3, ndr) potendo fare il trequarti o l’esterno d’attacco. In ogni caso è il tecnico che decide. E da parte mia ho sempre rispettato le sue scelte. Poi se sarò chiamato in causa, farò come sempre il meglio che posso. Ho tanta voglia di giocare». […]