Fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO


«Della partita con il Cuneo non parlo, ma ciò che mi sento di dire è che il Padova merita più rispetto dalla classe arbitrale». La bordata arriva direttamente da Giacarta, dove l’amministratore delegato Roberto Bonetto si trova per motivi di lavoro. Il dirigente biancoscudato non ha potuto vedere in streaming la sfida, ma naturalmente non è mancata la chiacchierata telefonica post partita con il figlio Edoardo (presente allo stadio), nonché la lettura della rassegna stampa con le dichiarazioni di Pillon e del presidente Bergamin che a caldo hanno espresso rammarico per un paio di decisioni arbitrali sfavorevoli nella ripresa, ossia un fallo di mano in area non sanzionato sulla conclusione di Sparacello e un fuorigioco inesistente su Cunico. «Non siamo stati trattati bene dalla classe arbitrale – prosegue Bonetto – Finora siamo stati sempre in silenzio prendendo atto delle decisioni, però ultimamente hanno esagerato un pochettino e ho fatto presente a Bergamin che era arrivato il momento di fare sentire la nostra voce dato che non possiamo sempre subire in maniera passiva. Spero che il messaggio sia stato recepito. Non vogliamo favoritismi, ma il Padova merita rispetto per la piazza che rappresenta e per la società. Non puoi investire milioni di euro, e poi un arbitro non vede un rigore o un fuorigioco. Di recente anche nella partita con il Pordenone ci hanno trattato a pesci in faccia».

Il pareggio di domenica complica la rincorsa biancoscudata per centrare un piazzamento nei play off, ma con cinque partite ancora da disputare la parola d’ordine è non mollare. «Dobbiamo impegnarci al massimo per cercare di vincerle tutte. Da questa settimana la rosa sarà più completa e l’allenatore avrà l’opportunità di fare le scelte per schierare la squadra migliore. Dobbiamo credere ai play off fino a quando c’è la matematica, sperando che non ci sia qualcuno che remi contro», altra frecciatina all’indirizzo della classe arbitrale. Con la stagione che sta comunque volgendo verso la conclusione, sul fronte societario si preannuncia a breve un certo fermento in vista delle prossime mosse da adottare. «Giovedì rientro in Italia, e dalla prossima settimana faremo tra noi soci qualche giro d’incontri. C’è da mettere in piedi la prossima stagione e faremo un ragionamento su tutto, società, budget, aspetto tecnico». Riguardo alle questioni di politica interna al club, nei giorni scorsi era circolata qualche voce relativa a una possibile uscita di scena a fine stagione proprio della famiglia Bonetto per un presunto dissapore con il presidente Bergamin sulle linee guida future. Puntuale era arrivata la smentita da ambo le parti, ribadita ieri dall’amministratore delegato: «Oggi come oggi quei rumors non hanno alcun fondamento».

Sul piatto saranno messe anche le questioni tecniche, dicevamo. Procedendo per ruoli, sarà vagliata nei prossimi giorni dallo stato maggiore del club la posizione del direttore sportivo Fabrizio De Poli, che è forte comunque di un altro anno di contratto, per poi passare alla conduzione tecnica di Pillon che, anche domenica nell’immediato post gara, ha lasciato chiaramente intendere la sua apertura a rinnovare il contratto per portare avanti il lavoro impostato in questi mesi, nonché per l’attaccamento a questa maglia. «L’allenatore ha lavorato molto bene, ha creato un buon gruppo e i risultati sono dalla sua parte. Siamo contenti del suo modo di operare. Ripeto, dalla prossima settimana cominceremo a prendere in esame la situazione in vista della prossima stagione». L’ad Bonetto è impegnato anche in prima linea per il progetto di un nuovo stadio. «Nei prossimi giorni avrò una riunione con alcuni investitori per capirne le intenzioni».