Estratto Fonte: Pierpaolo Spettoli per Gazzettino
Un’amicizia sbocciata a Livorno con tante gioie condivise sul campo e culminate nella promozione in serie A. Ecco allora che la sfida con la FeralpiSalò rappresenta per Luca Belingheri anche il primo confronto da avversario con un vecchio compagno di squadra che il popolo biancoscudato ha avuto modo di apprezzare un anno fa, ossia il Puma Emerson. «Ci sentiamo spesso, anche con le nostre famiglie – racconta Belingheri – Abbiamo vissuto insieme un anno e mezzo bellissimo a Livorno, dopodiché sono andato al Cesena da Bisoli. È un bravissimo ragazzo, e un giocatore fortissimo. Nessuno ha un piede come il suo in serie C e possiede anche grande personalità e carisma. Gli ho sempre detto che lo vorrei sempre con me in squadra perché è un valore aggiunto. Mi ha raccontato che a Padova si è trovato benissimo, e quando ho ricevuto la proposta dei biancoscudati mi ha consigliato di accettare, fermo restando che già conoscevo questa piazza. Domenica ci rivedremo al campo, di sicuro dovremo avere un occhio di riguardo nei suoi confronti. Anche se è tutta la Feralpi Salò a essere un’ottima formazione. Conosco anche Caglioni che è stato mio compagno di squadra nelle giovanili dell’Atalanta e Raffaello con il quale ho giocato insieme ad Ascoli. Ripeto, una squadra importante nel suo insieme che è reduce da ottimi risultati e che lotterà fino alla fine». Se la Feralpi ha appena stabilito il suo record in serie C inanellando sette risultati utili di fila, il Padova non è da meno. E il primato solitario in classifica è lì a testimoniarlo. «Stiamo facendo bene, ma adesso viene il bello visto che vogliamo restare in alto. Abbiamo acquisito determinati meccanismi e ci stiamo conoscendo sempre di più, per cui speriamo di proseguire su questa strada. Abbiamo ancora margini di crescita per limare alcuni errori come è stato nella trasferta con il Teramo, stiamo dando tutti il meglio di noi stessi per cercare di vincere questo campionato». Obiettivo dichiarato apertamente dalla società. «Anche se vincere non è mai facile, tanto più che in C vince solo una squadra per girone. Ci sono quattro-cinque compagini attrezzate per la vittoria finale, ma ci proveremo senz’altro cercando di conquistare più punti possibile. Società e tifosi ci incitano sempre, speriamo di renderli felici».
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Domenica surreale quella vissuta a Modena, piazza nella quale Belingheri ha militato per una stagione. «Mi è dispiaciuto per i ragazzi del Modena, ne conosco tanti avendo giocato lì. Non mi riferisco solo ai calciatori, ma anche a magazzinieri, massaggiatori e fisioterapisti che stanno vivendo un dramma dato che rischiano di restare senza lavoro. Non mi ha fatto piacere vincere 3-0 in quel modo, non è calcio questo. Ma purtroppo quando certi presidenti non rispettano le regole, è giusto che vengano puniti».