Giornata di presentazioni al Settore Giovanile del Calcio Padova, conferenza stampa per Carlo Sabatini, nuovo responsabile settore giovanile, il vice Presidente Fabio Pinelli, accompagnati da Michele Capovilla e da Gualtiero Grandini, nuovo allenatore della Berretti:
Carlo Sabatini: “Sono entrato nel 1990 e ho fatto quasi 20 anni al Padova, che dal punto di vista professionale rappresenta interezza della mia carriera. La mia risposta è stata data con grandissimo entusiasmo perché ritengo poter dare mio contributo in una fase in cui si ritiene che settore giovanile possa e debba essere risorsa imprensicindibile della società. Conosco problematiche che ha un allenatore del settore giovaile, dobbiamo far sì che questi giovani siano pronti per essere a disposizione della prima squadra. Dobbiamo creare un punto di riferimento per il calcio giovanile di tutto il territorio. Vogliamo coinvolgere l’intera provincia oltre a diventare punto di riferimento per la città. L’obiettivo primario lo ribadisco, ossia quello di portare all’allenamento e all’allenatore della prima squadra dei giovani pronti. Spesso non ci arrivano perché sono carenti principalmente in due aspetti: il primo è quello dell’intensità (scalino più importante), intensità di campo ma anche quella mentale. Voglio vedere tutti ragazzi settore giovanile vengano in campo affamati di sapere, conoscere, progredire. Non voglio gente svogliata con telefonino in mano. Qui voglio essere molto incisivo. Gli allenatori guidano e danno entusiasmo. Questa è la nostra mission. Sono diverso da 9 anni fa, quando ho rivarcato la soglia della sede mi sono trovato a mio agio come se non fossero passati gli anni: Padova la sento casa mia, per me questi colori sono tutto e spero che possa trasparire questo mio entusiasmo. Ho fatto esperienze importanti come per quasi tutti gli allenatori. Ho avuto grandi gioie e grandi delusioni. Credo di aver completato il mio percorso che nasce come tutor della foresteria, fino ad oggi. Ricordo Del Piero che aveva il poster di Platini in camera e coltivava questo sogno in maniera sana e positiva. Noi a volte creiamo presupposti sbagliati intorno, con aspettative devianti. Facevamo nostri i loro sogni e le loro aspettative. Questo deve rimanere. Quando mi chiamò Meluso per allenare la prima squadra per me era il massimo. Ma ho sempre pensato che un giorno sarei tornato nel settore giovanile che è casa mia. Sono vecchio ma ho maturato grande esperienza… esperienze fatte tutte con piacere. Penso che possa il coronamento della carriera.
Dovrà esserci grande sintonia, obiettivo portare più giovani. Ci saranno principi di gioco per la creazione di giocatori funzionali al progetto e sottolineo vogliamo anche vincere. Cercheremo far bene sul piano dei risultati. Il risultato lo vogliamo tutti e fa parte della maturazione del giovane perché parte integrante della formazione, dà sicurezze e certezze. Risultato conta ma vogliamo raggiungerlo attraverso un gioco ispirato a questi principi. Più concretezza meno parole. Penso non si vogliano fare rose troppo ampi. Quando mi ha chiamato il Padova? Le esigenze si sono incontrate in 15 secondo dopo la mia uscita di scena dal Genoa. Ho sentito Giorgio Molon, resta un punto di riferimento a livello nazionale, sa individuare le persone giuste da inserire. Si impara a tutti i livelli, il cervello vede rielabora tutto”
Vicepresidente Fabio Pinelli: “È con grande piacere che presento persone straordinarie che siedono vicino a me oggi. Vogliamo costruire un modello di settore giovanile che sia identificabile. Con questa impostazione ho pensato che la figura di Sabatini fosse la più adeguata perché credo che rappresenti una delle massime espressioni del calcio giovanile italiano. Per questo ho pensato potesse essere la persona giusta per indicare questa strada. Carlo sarà responsabile del vivaio che farà proprie le competenze che lo caratterizzano di carattere tecnico e quindi sarà l’allenatore degli allenatori. Non solo in senso comune del termine ma come una persona che indicherà un metodo comune ai tecnici che si muovano all’unisono in modo tale che ci sia un modello di settore giovanile identificabile. È stata una scelta sapendo quanto sta a cuore a lui il Padova come a noi. Ci vuole grande organizzazione per tenere in piedi tutta questa struttura. Chi lavora dietro le quinte non si vede mai ma dà un contributo fondamentale e soprattutto sua presenza si vuole trasmettere idea che organizzazione una delle chiavi per lo sviluppo secondo obiettivo. Ci limitiamo a dare un indirizzo. Gualtiero Grandini guiderà la Berretti e ha passato importante anche al Calcio Padova.
Conosco Sabatini da quasi 30 anni, io ero giovane studente di giurisprudenza e stavo preparando una tesi sulle società sportive di diritto societario. Facevo ripetizioni a Del Piero che viveva in foresteria. Mi era stato chiesto di occuparmi dell’andamento scolastico dei ragazzi, della parte tecnica e valoriale. Premieremo i ragazzi che coniugheranno impegno sportivo e scolastico. Abbiamo condiviso tante cose anche di amicizia pura. Mi fa piacere sia diventata un’icona a Padova. Quando il nome è stato proposto ha ricevuto l’apprezzamento di tutti in società. Simonini ha svolto ottimo lavoro, ma la decisione è stata presa per alzare l’asticella rispetto a una tematica centrale. Ma non collaborerà più con il Padova. In corso risoluzione del rapporto grazie per il lavoro”.