Estratto Fonte: Dimitri Canello per Corriere del Veneto


Carlo Sabatini, da uno a cento quanto sta soffrendo in questa situazione di maxi isolamento domiciliare a causa dell’emergenza coronavirus?
“Direi un numero molto più vicino al cento che allo zero, perchè il mio lavoro consisteva nel contatto quotidiano con genitori e ragazzi e adesso questo contatto inevitabilmente sparisce e viene azzerato. Si, certo, c’è la tecnologia e ci sono le videochiamate, ma è tutta un’altra cosa”.

Da responsabile del settore giovanile del Padova come pensa che finirà la stagione? Verra interrotta?
“Ogni giorno che passa la risposta va sempre di più verso la seconda opzione. Ci sono tanti aspetti che andrebbero messi a punto per tornare a giocare in sicurezza e, parlando anche con altri esponenti di altre società, c’è l’impressione che tutto possa essere concluso anzitempo”.

Come stavano andando i vari campionati?
“Sono rammaricato perchè eravamo riusciti a qualificare ai playoff praticamente tutte le squadre giovanili e questo stop ci ha spiazzato. All’inizio è stato difficile, poi lentamente ci siamo riorganizzati e adesso abbiamo messo in piedi una bella attività”.

Ci spiega di cosa si tratta?
“Facciamo allenamenti veri e propri nel pomeriggio a vari orari tramite l’applicazione “Zoom”, che tutti hanno scaricato e che stanno utilizzando con grande piacere e partecipazione. Anzi, addirittura posso dire che vedo ragazzi che si impegnano di più rispetto a quando ci si doveva allenare nelle nostre strutture ricettive”

Che messaggi avete ricevuto dai genitori?
“Abbiamo ricevuto tanti complimenti, ci hanno detto che abbiamo aiutato tante famiglie a gestire almeno in parte l’isolamento forzato. Questo ci fa un grande piacere, perchè ci incoraggia a continuare di questo passo fino a quando l’emergenza coronavirus non sarà terminata. E le assicuro che, per quanto questa modalità possa essere divertente e coinvolgente, i ragazzi e noi dello staff tecnico ci auguriamo che il ritorno alla normalità sia il più rapido possibile”.

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