Fonte: Dimitri Canello per Corriere del Veneto
Non vuole la moviola in campo «perché tutti hanno il diritto di sbagliare e non mi piace l’idea che tutto venga scannerizzato», ma rivendica un comportamento diverso dagli arbitri: «Purtroppo le polemiche ci saranno sempre, ma chi dirige una partita dovrebbe essere più umile e confrontarsi anche con i giocatori. E magari capire che l’errore non è solo quello di un giocatore. A volte è difficile avere un confronto sereno». Parola di Emerson Ramos Borges, leone in campo con un rendimento sempre più positivo e leader anche fuori dal campo, con una presenza nei momenti chiave della stagione che ha fatto la differenza in tutti i sensi. Domenica contro il Santarcangelo ha sfoderato una prestazione super, forse la migliore stagionale. «È un momento positivo della squadra — ammette — e anche io mi sento bene fisicamente e mentalmente. A inizio stagione ho fatto un po’ di fatica, ma sapevo che non sarebbe stato facile: mi mancava solo riprendere ritmo di gioco».
Emerson, che sta studiando da allenatore e che in futuro vorrebbe allenare le giovanili, ha anche un sogno: quello di una clamorosa rimonta finale a scavalcare il Venezia. Ma nel mirino prima di tutto ha messo il Parma: «Siamo a un punto dal Parma — evidenzia — abbiamo il dovere di provare prima di tutto a superarli. La società e il mister fanno bene a dire di credere al primo posto, perché ci credo anch’io e sono convinto che abbiamo tutte le chance per potercela fare. Di certo serve un passo falso del Venezia, che sta viaggiando a ottimo ritmo. La speranza è che magari possa accadere già lunedì sera contro il Bassano, anche perché noi giocheremo prima di loro e, se vincessimo in casa del Modena, potremmo mettere un po’ di pressione alla nostra rivale».