Fonte: Dimitri Canello per CORRIERE DEL VENETO


 C’è voluto più di un mese, oltre a una decisa presa di posizione del tecnico biancoscudato Giuseppe Pillon, che ha chiesto alla società di avallare la sua scelta. Da ieri Rosario Bucolo è nuovamente a disposizione dell’allenatore trevigiano e non è neppure da escludere che possa essere impiegato dal primo minuto già domenica contro il Mantova. Considerata l’assenza di Corti per infortunio e il fatto che lo stesso Pillon ha impiegato Baldassin e Mazzocco quasi sempre sull’esterno e non nel ruolo di centrocampisti centrali, l’ipotesi di un rilancio del centrocampista catanese non è da escludere. «La situazione era nata da un comportamento del ragazzo ritenuto non appropriato — sottolinea il presidente Giuseppe Bergamin — e da parte nostra abbiamo ascoltato le esigenze dell’allenatore, che ha chiesto di riaverlo a disposizione. Una volta preso atto della sua presa di posizione, abbiamo ritenuto di supportarlo dando l’ok a questa svolta positiva. Pillon aveva già espresso giudizi positivi su Bucolo, che in queste settimane si è allenato senza mai andare sopra le righe. Insomma, ha dimostrato di aver capito e per questo da oggi torna a disposizione».

Bergamin esclude che la decisione arrivata ieri sia consequenziale a quanto accaduto a Daniele Corti, che dovrà rimanere fuori almeno un mese e mezzo per un infortunio al ginocchio piuttosto serio. Insomma, una situazione che vede il reintegro in rosa di Bucolo come una sorta di toccasana per rafforzare la mediana biancoscudata. «La situazione era già cambiata da qualche giorno — ammette il numero uno biancoscudato — quindi non credo che ci sia stato un legame con quanto accaduto a Corti. Piuttosto è stato il buon comportamento del ragazzo a farlo rientrare nei ranghi. Adesso pensiamo al campo e a vincere a Mantova, questa vicenda è chiusa». Una vicenda chiusa, quindi, nella maniera più positiva per il centrocampista biancoscudato, che ora potrà dare il suo contributo alla causa nella rincorsa ai playoff.

Fonte: Francesco Cocchiglia per IL MATTINO DI PADOVA


Trentacinque giorni da separato in casa, più di un mese ai margini senza poter prendere parte alle sedute di tattica, alle rifiniture pre-gara e, soprattutto, alle partite ufficiali. Ieri, la svolta: Rosario Bucolo torna a tutti gli effetti ad essere un calciatore biancoscudato. Il comunicato ufficiale, firmato direttamente dal presidente Giuseppe Bergamin, è giunto poco prima dell’inizio dell’allenamento del pomeriggio: «La società Calcio Padova prende atto ed avalla la decisione del mister Giuseppe Pillon di reinserire il giocatore Rosario Bucolo nella rosa della prima squadra»,la nota giunta da viale Rocco. «Il giocatore sarà integrato come ventiquattresimo nella lista e a disposizione a tutti gli effetti per il rimanente del campionato in corso».
I FATTI. Tutta la vicenda era nata lo scorso 28 gennaio, quando nel corso di un allenamento tra Bucolo e Pillon erano volate parole grosse, fino alla “cacciata” dal campo del giocatore. Da lì le mancate convocazioni e la decisione, il 2 febbraio, di lasciarlo fuori dalla lista dei 24 consegnata in Lega Pro. Il reintegro del centrocampista catanese, dopo un mese da “epurato”, era nell’ aria ormai da qualche giorno: Pillon, già alla vigilia della gara di sabato scorso con il Renate, era stato decisamente possibilista: «Si sta comportando bene», aveva detto, «E con la società valuteremo se reinserirlo». Ieri, dopo la comunicazione della decisione di riammetterlo a tutti gli effetti tra i giocatori a disposizione, Bucolo è stato invitato dalla stessa società a non rilasciare dichiarazioni: lo farà probabilmente oggi, tornando davanti ai microfoni dopo oltre un mese di silenzio per raccontare la sua verità. E nemmeno mister Pillon non ha detto la sua, sulle motivazioni che abbiano portato ad un dietrofront che un mese fa pareva inimmaginabile, vista la dura presa di posizione sua e dei dirigenti nei confronti del giocatore.
LA DECISIONE. «Mister Pillon ha deciso di dare una ulteriore chance al ragazzo, e la società ha appoggiato ciò che l’allenatore ha ritenuto giusto fare», la spiegazione del direttore sportivo, Fabrizio De Poli. «Questo è un atto di fiducia del tecnico nei confronti del ragazzo: quello che è avvenuto a fine gennaio è stato un brutto episodio, la decisione della società era stata doverosa. Nell’ultimo mese, però, Bucolo si è allenato bene, sicuramente soffrendo perché star fuori non è bello per nessuno. E anche se la presa di posizione di allora, sia della società che dell’allenatore, era stata netta, ogni decisione può essere rivista, l’importante è che non ci sia la malafede. Il ragazzo ha combinato un “casino”, Pillon si era giustamente indignato, ma ora è acqua passata». Un ultimo aspetto, non di minore importanza, è quello legato agli ultimi avvenimenti: se Corti non fosse stato costretto ad un mese di stop da un fastidioso infortunio al ginocchio, Bucolo sarebbe comunque rientrato in rosa? «Sì”, taglia corto De Poli, «L’infortunio di Corti non ha inciso nella decisione, perché quella del tecnico e della società è stata una valutazione su una questione di valori, di rispetto e di rapporto tra tecnico e giocatori, non certo su aspetti tecnici della squadra. A Bucolo viene data un’altra chance: senza le sue scuse e l’atteggiamento tenuto nelle ultime settimane, non sarebbe rientrato nemmeno se fossimo stati in emergenza totale».
COSA CAMBIA. Bucolo sarà a disposizione già dalla trasferta di domenica, a Mantova, se entro le 15 di domani la società comunicherà alla Lega Pro la sua decisione di inserirlo nella lista dei 24 per il campionato: da ora in avanti, perciò, nessuno più potrà uscirne o essere inserito, visto che è stato raggiunto il limite massimo di giocatori. E una delle vicende più controverse e spinose della stagione, così, sarà finalmente archiviata.