Fonte: Dimitri Canello per Corriere del Veneto

«Sono andato a dormire alle 4.30, la tensione era tanta. Sono rientrato a casa alle 2.15, mi sono messo in terrazza a fumare il toscano e a bere un goccetto di whisky. Mi sono seduto e ho pensato a tutto quello che è successo quest’anno. Alla fine ce l’abbiamo fatta io, Edoardo e Moreno Beccaro siamo riusciti a vincere la nostra battaglia, con l’aiuto di Pancolini, Salot e Bergamin». Il presidente Roberto Bonetto si gode il momento. Il suo Padova è in serie B con due giornate di anticipo, lui da padovano al comando di un club rinato dopo la sparizione e che, in quattro stagioni, è riuscito a ritornare nel calcio dei big. A proposito di Giuseppe Bergamin, vi siete sentiti? «Ho ricevuto tanti messaggi, ma nessuno da Bergamin. Si vede che se ne sarà dimenticato… Mi ha fatto piacere il messaggio di Fabrizio De Poli, che ha dato un grosso contributo e non dimentico quello che ha fatto con Parlato». C’è stato un momento in cui ha temuto di non farcela? «Dopo la sconfitta in casa con il Teramo un brutto pensiero mi è venuto. Ma il mister è stato bravo a gestire lo spogliatoio. Abbiamo vinto un campionato bellissimo». […] Una delle chiavi del successo è stata il dg Giorgio Zamuner. Si ripartirà da lui? «Le scelte sono sue, è una persona in gamba e un aziendalista: ha la totale fiducia. Non c’è una firma ufficiale ma nei prossimi giorni andremo a formalizzare». E Pierpaolo Bisoli? «Bisoli è un grande. Alla prima giornata perdemmo 3-0 a Meda: mi disse che avremmo vinto il campionato. Lo presi per matto, invece è un genio. Abbiamo sofferto nella parte finale ma abbiamo raggiunto l’obiettivo. Lui e lo staff tecnico hanno già un contratto, siamo tutti belli sereni e tranquilli». E’ vero che tornerà il vecchio scudo societario? «Il 6 maggio il presidente della Lega Pro Gravina ci consegnerà la Coppa, ci sarà una festa e riceverò il vecchio logo dal Comune in comodato d’uso gratuito». Joseph Oughourlian, Ceo e fondatore del Fondo Amber Global Opportunities, è un socio importante del Padova: le darà una mano per il progetto sul nuovo stadio? «La priorità sono i nuovi campi per il settore giovanile con una foresteria e un centro di medicina sportiva. Stiamo pensando anche allo stadio. Questo è un progetto più difficile, il sindaco ci ha già ribadito che non si potrà costruire un centro commerciale. Ma ci dovrà essere un ritorno perché l’investimento imponente regga. Stiamo lavorando attorno a un progetto dove ci sia un parco a tema sportivo, con attività ludico-sportive e sociali. Io sono testardo, alla fine dell’estate potrebbe esserci una bella sorpresa». Vi siete sentiti con Oughourlian? «Certo, il 6 maggio sarà a Padova con altri due o tre imprenditori a lui legati. Joseph è una potenza economica, sta trattando una quota del Benfica, è già nel Lens e nel Millonarios, c’è un progetto internazionale che potrebbe coinvolgere anche il Padova». Che progetti ci sono dal punto di vista tecnico? «Potrebbe esserci qualche nuova figura in società, potenzieremo l’area scouting, ma la priorità resta sistemare la situazione societaria fra di noi. Ci troveremo e ci conteremo, poi ripartiremo». […]