Roberto Bonetto: “Pulzetti è un giocatore che non ha bisogno di molte presentazione. E’ un grande onore poterlo avere a Padova. Ha fatto una scelta importante, una scelta di vita. Ha scelto di scendere in Lega Pro per stare vicino alla famiglia e perché la nostra è una società ambiziosa. Nico è il primo elemento che presenteremo, poi ce ne saranno sicuramente altri. In merito invece a chi ci ha lasciato, il mio primo pensiero va a Emerson. Un leader che ha fatto benissimo. Purtroppo però le nuove regole degli over hanno comportato anche delle rinunce inaspettate. Lo ringrazio per le gioie che abbiamo vissuto insieme e in bocca al lupo. Per Neto vale un po’ lo stesso discorso: anche lui è stato un leader, ma anche un grande uomo. Grazie per quello che hai fatto qui a Padova, spero di vederti presto. Un in bocca al lupo anche ha Favalli, che ha fatto le sue scelte”.

Giorgio Zamuner: “Il mio benvenuto a Pulzetti, arrivo di valore. La sua carriera parla per lui. Ha caratteristiche a noi ideali sia dal punto di vista tecnico che da quello della leadership. Spero sia il primo mattone per costruire un Padova importante. Ringrazio e saluto anche io Neto ed Emerson, che come ha detto il presidente sono stati penalizzati dalle nuove norme sugli over. Auguro a loro un campionato importante”.

Nico Pulzetti: “Ringrazio il presidente e il direttore per la fiducia che mi hanno dimostrato. Spero di ricambiarla sia dentro che fuori dal campo. Con questo trasferimento mi avvicino a casa, dato che mia moglie e mio figlio abitano a Jesolo. E’ stata dunque una scelta di vita, non solo sportiva. Quella del Padova è una società storica e sana, quindi ci sono tutti i presupposti per fare bene. E’ anche per questo che ho scelto di sposare la causa biancoscudata. La trattativa? Stavo valutando il rinnovo con lo Spezia, ma quando è arrivato il Padova non ci ho pensato su due volte e ho accettato subito: sono molto contento. In più ritrovo Bisoli; è una persona seria e un ottimo professionista. Con lui in campo non ti annoi mai: ha molto carattere, è esigente e pretende sempre il cento per cento. Il mio ruolo? Mi metto a totale disposizione del mister. Nella mia carriera ho fatto un po’ tutti i ruoli del centrocampo, trequartista compreso. Io vicino al Padova in passato? C’era stato un interessamento prima del mio approdo a Siena. Obiettivi stagionali? Difficile parlarne: i campionati vanno sempre giocati e sudati. Ci vorrà quindi lavoro e dedizione: di certo io sono venuto qui per fare qualcosa importante in una società seria. Non a caso qui mi sono sentito fin da subito a mio agio e ho firmato per due anni. Padova è una città grande e ha voglia di calcio”.