AD Alessandra Bianchi: “La nostra metodologia si basa su una netta divisione fra gestione tecnica del club e chi guarda il club nei suoi conti e nella sua interezza. La decisione presa di esonerare Sullo è stata presa in totale sintonia, gli elementi di criticità sono stati recepiti e abbiamo preso questa direzione. Vogliamo ringraziare Mister Sullo ed il suo staff per l’impegno profuso in questi mesi”.
DS Sean Sogliano: “Le difficoltà ci sono, non svaniscono unicamente con il cambio di allenatore, abbiamo dentro di noi in animo di riprenderci qualcosa. E’ una cosa bella il fatto che Andrea abbia dentro forti motivazioni come abbiamo noi. Credo che Mandorlini sia la persona giusta, non abbiamo tanto tempo perché domani c’è la Virtus Verona. Io a Andrea siamo due persone che faremmo di tutto per dare tutto, a volte vai a casa anche incazzato, ma lo spirito è stato sempre stato quello di tenere unite una famiglia. Quando le vivi insieme certe emozioni le lacrime sono più di gioia che di rabbia, a Verona abbiamo avuto un rapporto viscerale con un rapporto che unisce molto.”
Presentazione di Mister Andrea Mandorlini: “Sono ritornato dopo tanto tempo, sono felice. Ci sono tanti aspetti positivi, avevo voglia di allenare, ritrovare il campo, tanti amici, un ambiente che conosco. Quando sono stato chiamato ci ho pensato poco e d’istinto ho accettato, era un’occasione che ho voluto per tanto tempo ora l’ho colta: sono passati tanti anni ma adesso sono qua, mi sento a casa, l’ho sempre detto che mi sentivo in debito e mi auguro di essere all’altezza di portare il club dove merita, sicuramente un’altra categoria. Per me umiltà e sacrificio sono sempre fondamentali. E’ un altro inizio, per me conta da ieri e vado avanti e non mi interessa cosa è stato finora: questa è una categoria difficile e strana, bisogna uscire dal “fango” tutti insieme. Ci conosceremo, andremo avanti di volta in volta, da domani si riparte, io penso al campo e far rendere al massimo la squadra, dare tutto quello che ho, poi sarà il tempo a dimostrare. Sul fatto di allenare mio figlio, c’è emozione da ambo le parti ma daremo il massimo entrambi. Emil Hallfredsson è importante, una situazione familiare oltre a Matteo, con lui abbiamo condiviso un percorso lungo dalla Lega Pro alla Serie A, vincendo, sono stati cinque sei anni importanti, oltre all’aspetto tecnico è un uomo di spogliatoio. Credo che per quanto riguarda il ruolo possa giocare nel centrocampo, più davanti come nella sua nazionale o a sinistra, io l’ho sentito molto motivato e credo sia stata importante anche la sua scelta insieme alla mia. Con Sogliano anche in passato a Verona ci siamo confrontati con rispetto, siamo due di carattere, ma il nostro rapporto è sempre stato buono, non ci sono mai stati scontri. L’ambiente è da risollevare moralmente, ho fatto un solo allenamento, ora il problema è più mentale che tecnico, tattico: non è facile e questo sarà l’aspetto principale su cui lavorare. Sul mercato decide il direttore, io penso al campo e mi concentro su quello. Sulla partita di domani contro la Virtus e in generale abbiamo poco tempo quindi bisogna velocizzare tutto a invertire gli aspetti negativi e a migliorare: il contratto di sei mesi a me sta bene così, adesso è un aspetto secondario, dobbiamo risalire in fretta, tutto il resto lo rivedremo col tempo”.