In foto il progetto del nuovo Plebiscito così come ideato dalla giunta Bitonci
Fonte: Luca Preziusi per Mattino di Padova

Il destino del Plebiscito finirà nelle mani del prossimo sindaco di Padova. A una settimana dall’insediamento, il commissario Michele Penta ha spinto un piede sull’acceleratore per ciò che riguarda il nuovo ospedale e uno sul freno per lo stadio da ristrutturare all’Arcella.

“Non ho ancora avuto modo di studiare tutte le carte relative al Plebiscito perché la priorità oggi è il policlinico” ha dichiarato il neoinquilino di Palazzo Moroni “ma ho la sensazione che si tratti più di una scelta politica, che quindi potrei anche decidere di lasciare alla prossima amministrazione”. Non una decisione netta quella di Penta, ma che lascia trapelare come il trasloco del Calcio Padova dall’Euganeo alla struttura di via Geremia non rientri tra le immediate priorità, considerando come il problema coinvolta solo i residenti di un quartiere e una parte degli ultras biancoscudati. “In sei mesi circa non posso pensare di risolvere tutti i problemi di Padova, nonostante io sia un tipo operativo, anche perché alcune questioni sono oggettivamente politiche e io non sono qui per fare il politico” ha proseguito il commissario “ma è ovvio anche che prima di essere definitivo, e decidere se portare avanti un progetto o meno, devo giudicare la fattibilità e quanto sia opportuno per la città. Ci sono alcuni di questi che sono già avanti, ma altri dove manca ancora la fase esecutiva, come nel caso del Plebiscito, su cui va fatto un ragionamento diverso. Ripeto, io non posso fare scelte politiche”.

Scongiurata anche l’ipotesi di una consultazione popolare, come Penta aveva fatto a Bolzano per il caso “Benko”, ossia la realizzazione di un megastore in centro: “Lì c’era una città spaccata, e comunque parliamo di molte meno persone chiamate a votare. Per ora, prendere in considerazione l’ipotesi della consultazione è molto difficile, ma prima di esprimermi in maniera definitiva vorrei studiare bene lo stato dell’arte e incontrare quei comitati che mi hanno chiesto appuntamento”.

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Articolo completo nell’edizione odierna de Il Mattino di Padova