Estratto fonte: Stefano Edel per Il Mattino di Padova
Il caso Sambenedettese – i giocatori hanno messo in mora la società e minacciato lo “sciopero” per sabato, in occasione della partita con il Matelica, per il mancato pagamento degli stipendi da novembre a febbraio – sta creando preoccupazione nella tifoseria biancoscudata, che paventa strane manovre e operazioni sottobanco per privare il Padova di una promozione in B ormai più che legittima, visti i risultati. Cerchiamo allora di fare il punto della situazione e individuare i possibili scenari che questa situazione potrebbe delineare nella fase finale della stagione.
- Le nuove Noif (Norme organizzative interne della Federcalcio), introdotte all’inizio del 2019, prevedono (art. 33 comma 3 del Codice di Giustizia sportiva) che ci sia l’esclusione dal campionato di competenza quando si pagano quattro stipendi su sei entro la fine di dicembre, mentre per ogni mancato pagamento di un bimestre nei successivi sei mesi, quindi da gennaio a giugno, scatta solo la penalizzazione. La ratio della modifica è quella di non falsare il torneo in corso, così la Samb, in regola sino a fine ottobre, si è ritrovata a non aver ottemperato gli obblighi con i propri calciatori per due mesi nel secondo semestre 2020 e per due mesi dall’inizio del 2021, rientrando nel secondo caso.
- Il presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, proprio perchè non è più prevista l’esclusione di un club inadempiente nel secondo semestre con cancellazione di tutti i risultati ottenuti sul campo, ma la sua… sopravvivenza unicamente con i “meno” in classifica, ha cercato di far modificare le Noif su tale punto dal Consiglio Federale, ricevendo una risposta negativa.
- Veniamo ai giocatori. Sono in stato di agitazione, e se non dovessero presentarsi a Macerata e poi l’11 aprile in casa contro il Cesena o in un’altra data successiva, dopo due assenze porterebbero la loro società alla cancellazione dal torneo. Ma fonti vicine all’Assocalciatori – che li sta seguendo passo dopo passo con il responsabile dell’area Centro per la Lega Pro Andrea Fiumana – escludono che si assumano una tale responsabilità nei confronti della piazza. Per cui il loro annunciato “sciopero” dovrebbe limitarsi ad una sola giornata. Intanto, il presidente Serafino è stato deferito ieri dal Procuratore federale al Tribunale Federale Nazionale insieme al club per non aver versato gli stipendi di novembre e dicembre. Aveva promesso di pagarli entro venerdì, solo dopo tale data capiremo cosa succederà.
- La Samb può finire il torneo e salvare il titolo sportivo così:
a) con i giocatori della prima squadra indennizzati dai soldi della fidejussione versata in Lega (350 mila euro), dai soldi – circa 600 mila euro – di una seconda fidejussione presentata dallo stesso Serafino per lo sforamento del tetto-ingaggi di un milione e mezzo di euro e dal fondo di solidarietà Aic stessa;
b) qualora gli uomini di Montero non giocassero più, ricorrendo ai ragazzi della Berretti per disputare le 5 partite che rimangono, l’ultima delle quali proprio a Padova;
c) puntando ad un fallimento pilotato, com’è successo al Vicenza sino alla gara d’asta in Tribunale, quando il titolo fu acquisito da Renzo Rosso. Ci sono buone possibilità che tutto vada a buon fine, ma è giusto vigilare. E intanto domani alle 11 il Consiglio direttivo della Lega Pro, di cui fa parte l’ad del Padova, Alessandra Bianchi, approverà la proposta del numero uno Ghirelli di posticipare al 2 maggio la conclusione della Serie C. Fra i recuperi e l’ennesimo turno infrasettimanale, posizionato tra l’11 ed il 18 aprile, si rischierebbe un surplus di fatica esagerato. Sarà un lungo mese di passione.