Estratto da fonte: IL GAZZETTINO


[…] Bisoli abita nello stesso stabile di Roberto Bonetto. «Non mi era mai capitato di andare a vivere nello stesso palazzo del presidente, è senz’altro una cosa singolare. Abbiamo comunque orari diversi, per cui in tutto l’anno ci siamo incrociati quattro volte. E gli ho sempre detto: presidente stia tranquillo che ci arriviamo in serie B. Il 6 maggio o qualche giornata prima, ma ci arriviamo. Glielo avevo detto anche subito dopo la sconfitta 3-0 alla prima giornata con il Renate. Lui e Beccaro, insieme ai rispettivi figli, erano affranti: tranquilli – dissi loro – perchè vinciamo il campionato. È lì che ho capito di avere un grande gruppo, si trattava solo di oliare i meccanismi. E poi era dieci anni che non facevo la serie C vincendola a Cesena, spero che questa sia stata l’ultima volta che la faccio. È sempre difficile vincere». «La sconfitta con il Renate mi ha fatto capire che nel campionato di C conta dare la mentalità vincente e mettere a posto la squadra in campo, mentre dal successo nel derby di ritorno con il Vicenza ho capito che eravamo pronti per vincere il campionato. C’era stata anche tensione nei miei confronti (Bisoli era stato beccato dai suoi ex tifosi, ndr) e i ragazzi hanno disputato la partita perfetta, quella che ogni allenatore si immagina di giocare». Quando si è svegliato ieri mattina cosa ha provato? «In realtà ho dormito poco, già di mio non dormo molto. Se lunedì al risveglio non vedevo l’ora che arrivassero le 22.30 per sapere il risultato del posticipo, questa mattina (ieri, ndr) la sensazione è di avere fatto una grande cosa, e l’abbiamo fatta tutti insieme: società, giocatori, staff tecnico, medici, magazzinieri, tifosi e giornalisti. Anche se ancora non si assapora bene ciò che abbiamo fatto, ce ne renderemo conto tra qualche giorno e quando vedremo il calendario del prossimo campionato su Sky». Poi aggiunge: «Se abbiamo vinto è anche merito dei ragazzi che hanno giocato meno, ci hanno permesso di allenarci sempre con grande intensità. Penso a Russo, che è stato molto importante: pur non giocando molto ha fatto la sua parte sul campo, e in allenamento era il primo a trascinare i compagni. È il gruppo vincente, e il Padova lo ha. Ma l’ho sempre detto: prima dei giocatori, ho grandi uomini. E sono convinto che ci sia una base importante da non disperdere anche in B, soprattutto per le qualità morali di sapere soffrire. Che dovranno essere trasmesse anche ai nuovi che arriveranno. Ora però godiamoci questa vittoria». […] Ieri sono arrivati a Padova anche i figli di Bisoli, Dimitri e Davide, con le rispettive fidanzate. «Due ragazzi splendidi che gioiscono e soffrono più di me. Dimitri dovrà poi andare via dato che gioca con il Brescia, mentre Davide si fermerà un paio di settimane: è infortunato e verrà al campo perché, al termine del lavoro con la squadra, lo allenerò io e sa già quello che gli aspetta». Non manca un flash sulla moglie. «L’altra sera è venuta a festeggiare con me, anche se non è mai stata a vedere una partita quest’anno perché non vuole soffrire. Lo so che è dura vivere al mio fianco, e la ringrazio per sopportarmi». «Domenica dopo la partita con la Reggiana lascio due giorni di riposo, e rientro a Padova con la moto. Poi devo trovare un santuario per fare il fioretto insieme al mio staff. Mi hanno detto che c’è a Teolo, e che si raggiunge dopo qualche chilometro di salita».


Fonte: Padova Goal


Pierpaolo Bisoli: “Scarico tutta la tensione di un anno, di lavorare 24 ore su 24 per questa squadra. Quando tutti dicevano che era facile, tutti vi renderete conto fra qualche giorno di quanto difficile sia essere promossi. Dedico questa vittoria ai tifosi e alla mia famiglia, ai miei figli che verranno su domani a festeggiare. A mia moglie che mi sopporta anche nei momenti più difficili, quando torno a casa dopo un allenamento che non mi è piaciuto e mi devono sopportare. Questa promozione è stata un po’ sofferta, ma non è mai stata in dubbio, ho sempre saputo che ce l’avremmo fatta. Vogliamo onorare fino in fondo il campionato andando a Reggio a vincere, per festeggiare fino in fondo con i nostri tifosi”

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