Fonte: Stefano Edel per IL MATTINO DI PADOVA
È durata quasi tre ore la riunione del Consiglio d’amministrazione del Calcio Padova nella sede dello stadio Euganeo. Dalle 17.30 e sino a dopo le 20 di ieri soci e componenti del Cda – mancava solo Massimo Poliero, assente giustificato per impegni presi da tempo – hanno discusso, per poi approvarlo, il piano di finanziamento a medio termine istruito con banca Mediolanum, utile – come ha spiegato l’a.d. Roberto Bonetto al termine – «a garantirci una maggiore solidità economica». Top secret, ovviamente, l’importo, al quale si devono aggiungere i contributi degli stessi azionisti, i quali «faranno la loro parte come stabilito», secondo quanto ha ulteriormente precisato lo stesso Bonetto. Quando si parla di medio termine, s’intende un arco temporale di tre anni, a ribadire che questa proprietà intende andare avanti con le proprie gambe per raggiungere l’obiettivo prefissato, la Serie B per il 2017. I soldi che arriveranno dall’istituto di credito serviranno, ovviamente, ad assicurare la tranquillità della gestione ma anche – così ha fatto intendere l’amministratore delegato – per le prossime operazioni di “mercato”, che dovrebbero riguardare un centrocampista e un attaccante, con priorità per quest’ultimo. «Di rinforzi parleremo domani (oggi, ndr) con De Poli e Pillon», ha chiarito ancora Bonetto, per il quale gli investimenti devono essere mirati, soprattutto su giocatori di prospettiva, non su elementi, per quanto di valore, che abbiano superato la trentina d’anni. Nel corso della riunione si è anche parlato del progetto nuovo Euganeo, che il Padova intende presentare all’amministrazione comunale al più presto per riutilizzare l’area su cui poggia l’attuale impianto ma soprattutto i terreni intorno ad esso. Bonetto ha puntualizzato che «sono in agenda per questa settimana un paio di incontri specifici per mettere a fuoco meglio la proposta, dopodiché sottoporremo la stessa al sindaco Bitonci. In queste cose non ci vuole fretta, dobbiamo completare il dossier relativo e alla fine illustreremo il tutto con dovizia di particolari. Credo, però, che allungheremo un po’ i tempi, da fine gennaio alla prima decade di febbraio».