Fonte: Francesco Cocchiglia per IL MATTINO DI PADOVA
La parola passa ai medici .A tre giorni dalla lunga trasferta di Cuneo (si gioca domenica), che nelle speranze del Padova dovrebbe rappresentare una nuova tappa di rincorsa al quarto posto visto che nella parte alta della classifica si giocano diversi scontri diretti, l’attenzione nello spogliatoio è tutta rivolta all’infermeria. Con Diniz e De Risio assenti perché squalificati, il tecnico
Pillon può sperare di recuperare in un colpo Corti, Dionisi e Anastasio. L’ultima, parola, però, spetta allo staff medico.
La situazione. Cominciamo da Anastasio. Il terzino sinistro napoletano martedì pomeriggio si era procurato una distorsione alla caviglia destra che aveva fatto temere il peggio: gli esiti degli accertamenti effettuati ieri non hanno segnalato problematiche importanti, e anche se Anastasio ieri non si è allenato sembra che tra oggi e domani potrebbe riprendere a correre per testare le condizioni della caviglia, che comunque non preoccupa in maniera seria. Diverso, invece, il discorso per Dionisi e Corti, pronti al rientro dopo rispettivamente tre e quattro settimane di stop forzato. I due anche ieri hanno svolto lavoro differenziato, ma nella tarda serata hanno effettuato le ultime risonanze di controllo, al polpaccio per ciò che riguarda Dionisi e al ginocchio per Corti: se lo staff medico non riscontrerà problemi, entrambi alle 15 torneranno ad allenarsi con il gruppo, e si candideranno a rientrare tra i convocati per il match di domenica a Cuneo.
Auspicio. «Spero di poter rientrare davvero presto», ammette Daniele Corti, ormai ai box dal primo di marzo per un problema al collaterale del ginocchio destro. «Io mi sento abbastanza bene, anche se ho un leggero fastidio al ginocchio, un po’ indolenzito, che comunque rimarrà ancora per un po’ di tempo. In teoria dovrei ricominciare ad allenarmi con il gruppo, ormai è già da qualche giorno che ho ripreso a correre e di dolore non ne ho avvertito. È stato un infortunio sfortunato, ma la mia magra consolazione è stata vedere la squadra comportarsi in maniera eccellente anche senza di me». Nella zona nevralgica del campo, nella quale Corti era stato, sino ad un mese fa, il più presente, le ultime settimane hanno permesso di dare una chanc e a diversi giovanotti che hanno dimostrato di saperci fare. «Mazzocco e Baldassin», continua Corti, «hanno giocato davvero bene, continuando a dimostrare ciò che di buono hanno sempre fatto in allenamento: non è facile, per giovani come loro, rimanere fuori per diverse settimane ed entrare in questo modo, subito pronti per essere decisivi».
Da Cuneo passa una buona fetta di speranze playoff dei biancoscudati, sconfitti all’andata 3-1 all’Euganeo, in una gara nata male e finita peggio. «Ma sarà tutta un’altra partita: in quella fase del campionato eravamo sempre discontinui, e tra alti e bassi non riuscivamo a trovare una nostra dimensione. In questo girone di ritorno siamo diventati una squadra ostica per chiunque, sia in casa che in trasferta». Con la speranza che dal big-match tra Pavia e Alessandria esca un risultato favorevole. «Cinque punti da recuperare non sono pochi, ma non dimentichiamoci che all’ultima giornata l’Alessandria verrà all’Euganeo: chissà che non sia proprio lo scontro diretto, visto che in Piemonte è finita in parità, a darci ragione proprio sul traguardo».