Estratto Fonte: Stefano Volpe per Mattino di Padova


Uno dei segreti dell’avvio di stagione a spron battuto del Padova è stato la preparazione atletica. Pierpaolo Bisoli tiene tantissimo all’aspetto fisico e anche per questo ha rivoluto al suo fianco il preparatore Danilo Chiodi, tra gli artefici del “miracolo Cesena”. Chiodi in questi giorni si sta godendo le vacanze, mentre i giocatori (anch’essi comunque alle prese con divertimento e relax) sono intenti a rispettare i “compiti a casa”. Ovverosia il programma d’allenamento personalizzato stilato dallo staff tecnico.
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Come ha programmato il lavoro nella settimana di ritiro romagnolo? «Premetto che il ritiro secondo me è importante soprattutto per fare gruppo, aspetto fondamentale per una squadra che vuole vincere. Stando insieme, potremo regolare l’alimentazione e curare ogni dettaglio. Poi avremo la possibilità di allenarci mattina e pomeriggio: in tutto saranno dieci sessioni intense, con grande lavoro aerobico e di forza. Una settimana importante e ringrazio la società per averci permesso di andare in ritiro». Dopo sette giorni, però, arriva già il primo impegno ufficiale. La Coppa Italia sarà d’impiccio? «No, ma il nostro obiettivo ovviamente è il campionato. Ci teniamo a passare il turno, a maggior ragione visto che è un derby, ma non saremo brillanti. In ritiro potremo valutare attentamente le condizioni di tutti i giocatori e il mister sceglierà chi sarà più pronto per giocare subito. Ma il lavoro che faremo è programmato per arrivare in forma a primavera». A tal proposito, può essere che le prime gare di campionato, nel 2018, vedremo un Padova imballato com’è stato ad inizio settembre? «Non sarà proprio così. Certo, nella prima partita a fine gennaio non saremo al massimo, ma il calendario ci ha imposto di essere pronti da subito. Ad inizio febbraio arriva all’Euganeo la Sambenedettese, sarà uno scontro diretto e dovremo affrontarlo bene. Credo che a quel punto saremo almeno all’80% della forma».
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Lei è stato parecchie stagioni al fianco di Bisoli. Come l’ha ritrovato dopo un paio d’anni in cui non avete lavorato assieme? «Ringiovanito. Dal punto di vista caratteriale è sempre il solito. Motivato e supercarico, vuole vincere il campionato a tutti i costi anche perché ha instaurato un bel feeling con la società, i tifosi e la città. Vive in centro e si è innamorato di Padova. Dal punto di vista tecnico, invece, l’ho trovato migliorato. I mesi in cui è stato fermo si è aggiornato molto e l’ho notato nel lavoro di campo. Ripeto, mi sembra ringiovanito. Credo che debba ancora dare il meglio come tecnico e Padova può essere il posto ideale per farlo anche in futuro».