Fonte: Dimitri Canello per CORRIERE DEL VENETO


Un bagliore accecante, quello che arriva dall’Euganeo. Sabato pomeriggio, senza «se» né «ma»: è arrivato un successo pieno, rotondo, di quelli che riconciliano con il calcio dopo difficoltà e aggiustamenti in corsa.

Squadra bella, abbagliante e spumeggiante, come sottolinea il presidente Giuseppe Bergamin? «Direi che è stato il più bel Padova della stagione — ammette il numero uno di viale Nereo Rocco — abbiamo vinto e giocato molto bene. Quest’anno non abbiamo visto tante partite piacevoli, devo ammettere che una prestazione e una vittoria come quella col Pavia rendono felice un presidente». I playoff sono ancora un obiettivo molto complicato, soprattutto tenendo presente che il quarto posto potrebbe non bastare per accedere agli spareggi per la B. «Infatti la corsa andrebbe fatta sul terzo e non sul quarto posto — sorride Bergamin — per questo penso sia molto difficile immaginare di poter agganciare i playoff, anche in extremis. In ogni caso ci proviamo e ci proveremo fino in fondo, bisognerebbe vincerle tutte ma sappiamo bene che non è proprio uno scherzo fare il pieno di punti… Comunque sia, dobbiamo essere contenti: la squadra sta bene, è in forma dal punto di vista atletico e tecnicamente sta dando il meglio. Non potrei chiedere di più».

Gli equilibri ai vertici del club sono sempre delicati, si parla addirittura di una possibile uscita di scena al 30 giugno dell’ad Roberto Bonetto, che però smentisce seccamente su tutta linea. E Bergamin esclude nubi all’orizzonte. «E’ un bel momento per noi — taglia corto — non vedo perché ci si debbano inventare problemi dove non ci sono. La squadra è espressione del club, andiamo avanti sereni, senza dare peso a cose che non stanno né in cielo né in terra. In pochi giorni abbiamo letto prima che la società sarebbe in vendita e poi altri rumors, di cui non avevo neppure la percezione e che non vale la pena commentare».

 

Fonte: Gabriele Fusar Poli per PADOVAGOAL


Il rumour, lo stupore, la smentita. Il più classico dei “fulmini a ciel sereno” viene scagliato nel corso di “Tuttincampo Spogliatoi” su Tv7 TriVeneta da Giorgio Borile, conduttore della trasmissione. Il quale dichiara senza mezzo termini: “La famiglia Bonetto ha già un accordo verbale con Giuseppe Bergamin e lascerà il Padova il 30 giugno, non prima di aver rispettato ogni impegno economico stipulato fino a tale data”.

Un’autentica bomba, ed a disinnescarla è intervenuto direttamente chi è stato chiamato in causa. Vale a dire Roberto Bonetto, che pochi minuti dopo è intervenuto telefonicamente in trasmissione. Questo il suo intervento, dal tono tanto stupito quanto stizzito:

“Fortunatamente sono seduto in poltrona perché sennò sarei caduto col culo per terra! Hai detto delle cose fuorvianti che sono fuori della realtà, mi stupisco che in un momento come questo con la squadra in piena lotta per i playoff andiamo a creare dei rumours. Non esiste, non sta né in cielo né in terra. Questa è una bufala, chi ti ha dato questa dritta si è sbagliato di grosso anche perché io davanti al sindaco Bitonci ho promesso insieme a Bergamin che il nostro è intanto un progetto triennale. Se poi lungo la strada ci saranno delle incomprensioni tra la famiglia Bonetto e la famiglia Bergamin sicuramente laveremmo i panni sporchi in famiglia e soprattutto il Padova non rimarrebbe in braghe di tela perché il Padova sarà sempre tutelato da noi o da Bergamin. Non sono qua per business, e sia chiaro che il Padova non ha problemi economici, tanto che la Covisoc ci ha detto che siamo l’unica società che paga mensilmente gli stipendi e siamo una delle poche società regolari ed in ordine in Lega Pro”.