Fonte: Stefano Volpe per Il Mattino

«Tre anni e mezzo intensi, emozionanti. Padova è diventata la mia seconda città». E farà strano affrontarla: alla vigilia di Padova-Ravenna parla l’ex di turno, ovvero William Jidayi. Che sulle colonne de “Il Mattino di Padova” ricorda i suoi trascorsi in Biancoscudato tra aneddoti e ricordi, come questo: «Fu la mia prima partita a Padova, un grigio 0-0 contro il Legnano all’Euganeo. Al termine alcuni ultras irruppero nello spogliatoio per contestarci. Pensai: “Ah però, cominciamo bene”. Quell’episodio mi fece capire che ero arrivato in una piazza importante per la prima volta nella mia carriera. Non mi spaventai, ma mi resi conto che a Padova, per un calciatore, non era sufficiente pensare al proprio compitino e basta. Bisognava dare qualcosa di più del normale, cercare di soddisfare una piazza esigente. Perché in città, a Padova, il calcio è importante». E conclude così: «Sono felice di essere tornato nella squadra della mia città natale e mi piacerebbe rimanerci anche a carriera finita come ha fatto Trevisan. Per il resto, rimarrò sempre un tifoso del Padova».