Giorgio Zamuner: “Berardocco arriva per verticalizzare, nel gioco corto e nel gioco lungo, arriva per sostituire Filipe. De Cenco ci serviva per caratteristiche perché abbina fisicità a doti di un certo tipo e a Padova può fare molto bene. Sono molto contento di aver chiuso così rapidamente le due operazioni. Sabato giocheremo col Verona all’Euganeo alle 14.30, una grande amichevole”

Giuseppe Bergamin: “Do il mio benvenuto a Caio e a Luca, due belle persone a pelle e due bravi giocatori. La società ha lasciato piena operatività al direttore e al mister e i risultati parlano per loro. Credo che il direttore abbia operato con intelligenza e velocità, abbiamo concretizzato due operazioni che portano quella crescita di qualità e di agonismo che ci servivano. De Cenco ha una prestanza fisica importante, mentre l’uscita di Filipe comporta l’inserimento di Berardocco. L’ho visto giocare due partite contro di noi, all’andata e al ritorno e mi è rimasto impresso il numero cinque. L’auspicio è quello di fare meglio di quanto fatto sinora, stiamo andando bene, ma vogliamo fare ancora meglio”.

Roberto Bonetto: “Ho fatto una battuta ma l’anno scorso qualcuno ha veramente scambiato il numero 5 col numero 6…. Noi come società abbiamo cercato di fare il massimo. Questi ragazzi hanno scelto questa società perché hanno fame e voglia di vincere. Faccio un piccolo appello ai nostri tifosi, domani partiamo con la campagna abbonamenti e spero che la città ci stia vicino. Adesso i tifosi spero che si abbonino in massa. Noi abbiamo fatto il nostro, adesso dobbiamo riempire l’Euganeo anche se è brutto e ce lo dobbiamo tenere. Ci seguano”.

Luca Berardocco (scheda completa a questo link): “Nella partita di ritorno ho visto un Padova completamente diverso rispetto a quello dell’andata. Abbiamo trovato più compattezza e quadratura, uso il noi perché mi sento già parte di questa squadra . Ringrazio la società per aver creduto in me, è una piazza storica e importantissima e voglio vincere qualcosa qui. Il 23 dicembre quando c’è stata Padova-Sambenedettese non sapevo nulla di un interessamento del Padova, ho cercato di fare il massimo e adesso sono qui. 3-4 squadre sono più forti delle altre, il mercato può fare la differenza. San Benedetto è una bella piazza, c’è tanto pubblico e tanti tifosi, devo ringraziare tutti e anche il presidente Fedeli per avermi concesso di essere qui a Padova”

Caio De Cenco (scheda completa a questo link): “Quando è arrivata la prima chiamata di Giorgio sapevo che dovevo venire qui. Io ci ho messo del mio per venire qui, ho fatto un sacrificio io e anche la società ha fatto un grosso sforzo. Nel calcio non si sa mai quello che può succedere, spero di poter dare una mano alla squadra. I miei nonni materni sono padovani, la richiesta per la cittadinanza è stata fatta tramite loro. A Padova non ci ero mai stato, ma mi è subito lontano. Altinier è un giocatore bravo e tatticamente intelligente, secondo me possiamo anche giocare assieme, sia con lui che con Neto Pereira. Brevi l’ho avuto per sei mesi, a Ferrara ha avuto difficoltà ma qui ha dimostrato il suo valore”