Si è spento il nostro “diez”. Humberto Rosa, l’architetto del centrocampo del Grande Padova di Rocco, ci ha salutati oggi, salendo là dove potrà riabbracciare il paròn e tanti suoi compagni, a cominciare da Lello Scagnellato e “Spazzola” Zanon. I funerali di Rosa si terranno lunedì 11 settembre alle ore 9.00 nella chiesa della Santa Madre di Dio alla Mandria (Padova).


Humberto Jorge Rosa è nato a Buenos Aires l’8 Aprile 1932. Approdato negli anni ’50 in Italia dopo una carriera in patria con la maglia del Rosario Central, fa il suo esordio con la Sampdoria. Nel 1956 si trasferisce al Padova dove diviene grazie a Nereo Rocco uno degli storici “Panzer”. Dal 1956 al 1961 mette a segno 19 reti in 150 incontri. Alla soglia dei 30 anni passa alla Juventus come successore di Giampiero Boniperti. Dopo una sola stagione passa al Napoli dove chiuderà anche la carriera con 31 reti in Serie A in 240 presenze.

Da allenatore ha esordito sulla panchina del Padova dal 1966 al 1969. Alla sua prima stagione da mister conquista la finale di Coppa Italia con i biancoscudati, all’epoca militanti in Serie B, poi persa in finale contro il Milan (amarcord a questo link). Successivamente ha allenato Siracusa, Latina, Udinese, Pro Patria, Venezia, Sandonà e Rovigo dove smise di allenare nel 1983.

CARRIERA al Calcio Padova

Stagione Squadra Serie Presenze Gol Presenze
Coppa Italia
Gol
Coppa Italia
1956/57 Padova A 30 1
2957/58 Padova A 30 6 3
1958/59 Padova A 30 4 1 1
1959/60 Padova A 30 3 3
1960/61 Padova A 30 5 3 2
TOTALE PADOVA 150 19 10 3

ALLENATORE al Calcio Padova

Stagione Squadra Serie Panchine
1965/66 Padova B 20
1966/67 Padova B 38
1967/68 Padova B 40
1968/69 Padova B 38
1969/70 Padova C 6
TOTALE PADOVA 142

Quella volta che a Madrid lo scambiarono per Paul Newman e fece arrabbiare Omar Sivori (…tratto dal libro “Biancoscudo”)

Qualcuno dice che i calciatori sono come gli attori, solo che invece di esibirsi sul palcoscenico, lo fanno su un campo da calcio. Un paragone azzeccatissimo, se si tratta di Humberto “Cocco” Rosa. L’italo argentino, nato a Buenos Aires l’8 aprile 1932, fu il regista del centrocampo del Grande Padova e suo allenatore negli anni Settanta. Legatissimo alla città del Santo, lo si può incontrare ancora oggi al Pedrocchi o a passeggio in Piazza delle Erbe. Sempre pronto alla battuta e al ricordo disincantato dei tempi in cui era calciatore, sa ancora incantare chi gli sta davanti, ora con la parola e la mimica e non più con i lanci e le veroniche. Ma il parallelo attore-calciatore ha avuto per lui risvolti anche piuttosto gustosi e inattesi. “Era la stagione 1961-62 – racconta Rosa – Con la Juventus eravamo andati a giocare in Spagna contro il Real Madrid. L’allenatore ci aveva concesso qualche ora di libertà e così ce ne siamo andati a fare una passeggiata per la città. Madrid era bellissima e piena di gente. A un certo punto io e Omar Sivori, grande campione e argentino come me, passiamo davanti a un cinema e veniamo fermati dai passanti che ci chiedono l’autografo. Però lo chiedevano solo a me, ignorando lui che era più forte e famoso, e nemmeno io capivo perché. Figuratevi per lui che sorpresa e che scorno! Dopo un attimo di smarrimento mi sono guardato intorno. Nelle locandine appese fuoridal cinema c’era la pubblicità di un film con Paul Newman,credo fosse “Lo Spaccone”. In quel poster Newman mi somigliava tantissimo. Incredibile, ho pensato, questi mi hanno scambiato per Paul Newman, per questo mi chiedono l’autografo. Che risate…e quanto si arrabbiò Sivori.

humberto rosa paul newman

HUMBERTO ROSA