Fonte: Stefano Volpe per IL MATTINO DI PADOVA


Una partita del Padova sarà rappresentata sul grande schermo e, a ricordo anche delle memorie storiche biancoscudate, è la prima volta che accade. Ma non è tutto. Le scene in questione saranno girate proprio dove si disputò la partita, ovvero allo stadio Appiani, che dopo essere stato il soggetto principale di un film documentario, sbarca al cinema. La pellicola in questione è l’ultima fatica del regista padovano Antonello Belluco, “Ramissor, come un’ombra sulla terra”, dedicato alla vita di San Leopoldo Mandic, le cui riprese si stanno svolgendo in questi giorni in città e in provincia. L’accostamento tra santi e pallone può sembrare un po’ azzardato e invece si sposa bene con il contesto sociale in cui ha vissuto Padre Leopoldo, molto venerato in tutto il Veneto e proclamato Santo da Papa Giovanni Paolo II nel 1983. Leopoldo da Castelnuovo, di origine croata, si stabilì a Padova a 43 anni nel 1909 e vi rimase, nel convento dei cappuccini di Santa Croce, fino alla morte avvenuta nel 1942. Il convento di Santa Croce è proprio a due passi dall’Appiani. L’impianto è raffigurato nel film nel suo primo anno di vita, in un periodo in cui la passione per la squadra biancoscudata stava coinvolgendo sempre più l’intera città, il football si stava affermando, al punto che si era sentita proprio l’esigenza di dotare la città di un nuovo stadio.

La partita in questione è un Padova-Juventus del 4 gennaio 1925, vinta dai biancoscudati per 2-1. La Serie A sarebbe nata soltanto 4 anni più tardi, le due squadre erano inserite nel girone B della Lega Nord di Prima divisione, lo stesso girone vinto dal Bologna che poi si laureò campione d’Italia. Il Padova arrivò quarto, la Juve (che all’epoca aveva vinto un solo scudetto) terza, ma all’Appiani dovette soccombere sotto i gol di Fagiuoli e Vecchina, quest’ultimo ancora oggi capocannoniere ogni epoca (85 gol) dei biancoscudati in campionato. Il tabellino dell’epoca parla anche di un Padova in grado di mantenere il vantaggio per tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, visto l’infortunio a Monti che per le regole dell’epoca non poteva essere sostituito, e di una gara interrotta per 10 minuti per far rigonfiare il pallone. Le riprese erano in programma per sabato prossimo, ma sono state rinviate a data da destinarsi e dovrebbero comunque essere effettuate entro questo mese. La produzione sta ricercando comparse e figuranti che facciano anche da pubblico. Per questo motivo verrà ripresa la parte sud della tribuna centrale dello stadio Appiani, l’unica che non è ancora stata restaurata.