Estratto Fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO


Il suo primo e al momento unico sigillo biancoscudato risale a un girone fa nella sfida con il Sudtirol, prossimo avversario domenica. Una pennellata d’autore con il mancino a scavalcare la barriera e portiere che può solo guardare la sfera infilarsi nell’angolino. Il protagonista in questione è Emerson, specialista dei calci piazzati nonché leader del Padova che in terra altoatesina punta a ritrovare vittoria, fiducia nei propri mezzi e morale in vista dei play off. «Lo ricordo bene, è stato anche un bel gol perché non è facile segnare da quella posizione. Ne ho fatti tanti in carriera e li rivedo spesso in video, come anche quando commetto qualche errore dato che sono molto critico con me stesso. So che posso fare ancora meglio perché conosco le mie qualità, e magari i tifosi si aspettavano qualche sigillo in più perché forse si ricordano che negli anni passati saltavo due-tre uomini e segnavo da lontano. Spero di riuscirne a realizzarne qualcun altro e che sia decisivo, magari nei play off. Anche se prima di tutto viene la squadra, e l’auspicio è che i nostri attaccanti continuino a fare centro e che si torni alla vittoria».

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Guardando al pacchetto arretrato del quale è il punto di riferimento, qualcosa si è inceppato numeri alla mano: appena tre gol incassati nelle prime dodici gare del girone di ritorno, addirittura otto al passivo nelle ultime cinque uscite. «Sono il primo a non dormirci di notte. E’ un momento nel quale prendi un tiro e la sfera termina nell’angolino, come è stato con l’Ancona. Questo ci deve fare capire che in questo periodo dobbiamo rischiare il meno possibile: anch’io nel secondo gol dell’Ancona potevo calciare lungo la palla, invece ho voluto giocarla e ne è nato un errore di reparto. Dobbiamo sbagliare di meno, anche perché meno errori commetti, e più possibilità hai di vincere i play off. La fase difensiva deve tornare a essere il nostro fortino in questo finale di stagione».

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