Fonte: Dimitri Canello per Corriere del Veneto


[…] Bonetto, cosa le ha lasciato l’esperienza del cammino di Santiago di Compostela? «Grande gioia e un’esperienza da vivere, che mi sentirei di consigliare a tutti. Ho camminato tantissimo, la distanza può essere paragonata al tratto che separa Padova a Bologna, con la differenza che in quest’ultimo caso la passeggiata sarebbe tutta in pianura, mentre a Santiago c’è un continuo saliscendi che sicuramente rende tutto molto più difficile». […] Schiavone sembrava a un passo dal Padova ma si è complicato tutto. Perché? «Dobbiamo capirlo. Ho sentito Zamuner e mi ha riferito alcuni passaggi, ci risentiremo ancora e domani vedremo come sarà possibile risolvere la questione (ieri è stato segnalato l’inserimento del Venezia, ndr)». Nuovo stadio. Ci sono novità da segnalare? «Proprio stamattina (ieri per chi legge, ndr) ho ricevuto una mail da parte del gruppo di investitori che ho messo insieme. Dei 25mila metri quadri che dovranno essere riservati ad attività commerciali nei dintorni dell’Euganeo, escludendo il famoso centro commerciale, abbiamo un’idea su come utilizzarli. Il passaggio più difficile è proprio il primo, che poi sottoporremo al sindaco. Il successivo passaggio, che potrebbe essere il meno complicato, riguarda i soldi da mettere sul piatto, ma potrebbe non essere il più difficile…». Ma intanto qualche miglioria all’Euganeo ci sarà in vista della serie B… «Mi rendo conto che la tifoseria si aspetterebbe ben altro, ma quantomeno si tratta di alcune migliorie dovute, che affronteremo grazie al Comune di Padova. Un piccolo passo nella giusta direzione, poi spero entro al massimo tre settimane di chiudere il cerchio e di capire se davvero ci sono margini per costruire un nuovo stadio nella nostra città che prenda il posto dell’Euganeo».