La Cremonese viene fondata il 24 marzo 1903 come società polisportiva da un gruppo di amici (con presidente Emilio Faia), presso la trattoria “Vesuvio” di piazza Sant’Angelo a Cremona. I colori sociali scelti furono il bianco ed il lilla. Di fatto, il calcio all’interno della società comincia ad essere praticato nel 1910. Nel 1913 arriva l’affiliazione alla FIGC nel campionato Promozione subito vinto con passaggio in Prima Categoria e vengono cambiati i colori sociali in grigio rosso; pur non retrocedendo mai, i “pigiamati” non riescono mai a superare le eliminatorie regionali. Lo scoppio della Prima guerra mondiale porta i giocatori della Cremonese al fronte dove il portiere Giovanni Zini, morirà a Cividale del Friuli per un’infezione. Nel 1919 i grigiorossi partecipano alla Coppa delle Provincie Lombarde vincendola. Nella stagione 1921-22, approfittando della mancata iscrizione al campionato federale delle 24 maggiori squadre del nord (iscritte al concorrente campionato CCI), la Cremonese con un 2° posto ottiene la permanenza in Massima Serie senza passare per gli spareggi salvezza. A Cremona arrivano l’allenatore Eugen Payer e gli attaccanti ungheresi Jezmas e Wilhelm e nella stagione 1925-26 la compagine si piazza al 2° posto alle spalle della Juventus di Combi. Dopo alcune cessioni ed a causa della limitata disponibilità economica, la squadra retrocede in Serie B e successivamente in Serie C. Dopo la seconda guerra mondiale, i grigiorossi sfiorano il ritorno in A, ma successivamente segue un lungo periodo altalenante che vede la Cremonese più volte retrocessa fino alla serie D.
Nel 1970-71 alla presidenza arriva Domenico Luzzara che rimane in sella per i successivi 33 anni: la squadra non retrocede più in Serie D. Dopo una capatina in Serie B nel 1977-78 con Cesare Prandelli in formazione, nel 1980-81 la formazione di Cremona vince la C1 insieme con la Reggiana. Nel 1983-84 la Cremonese di Mondonico e Gianluca Vialli torna in Serie A dopo 54 anni. Con il passaggio di Vialli alla Sampdoria, non riesce la salvezza. Con alla guida Bruno Mazzia, già nella stagione 1985-1986, la “Cremo” sfiora il ritorno nella massima serie che viene centrato nella stagione 1988-1989 vincendo ai rigori lo spareggio con la Reggina con il rigore decisivo di Attilio Lombardo. Sotto la guida di Tarcisio Burgnich arriva di nuovo la retrocessione, nonostante i numerosi gol della rivelazione Gustavo Dezotti. Nel 1992, con l’arrivo di Gigi Simoni, la Cremonese vive gli anni più gloriosi: promozione in Serie A nel 1992/93 con l’allora record di vittorie consecutive iniziali per una squadra professionistica italiana (8); tre stagioni consecutive in Serie A con un decimo posto in classifica come miglior piazzamento nel 1993/94; la conquista, il 27 marzo 1993, del Trofeo Anglo-Italiano, battendo il Derby County per 3-1 in finale a Wembley (all’epoca era la seconda squadra italiana ad espugnarlo dopo il Milan nella finale di Coppa dei Campioni 1963). Per uno strano parallelismo del destino con il Padova, nel giro di due stagioni la Cremonese affonda dalla serie A alla Serie C1 (1996-1997), per scivolare addirittura in serie C2 nel 1999-2000. Luzzara abbandona la presidenza, al timone arriva Luigi Gualco che, dopo 4 anni di C2 riporta i “pigiamati” in B in due anni. Arrivano anche i problemi societari e la squadra, retrocessa in C1, viene venduta. Nell’estate del 2007 la società, in grave crisi finanziaria, viene acquistata dall’imprenditore cremonese Arvedi: il direttore sportivo Erminio Favalli porta a Cremona calciatori come Lamberto Zauli, Leonardo Colucci, Gabriele Graziani, il 18 aprile 2008 però, tutta la città deve piangere la tragica ed improvvisa scomparsa del suo storico direttore sportivo, deceduto a soli 64 anni per un infarto. In campionato, dopo un 2° posto alle spalle del Sassuolo, i “violini” ai playoff eliminano il Foggia, ma perdono la promozione in finale contro il Cittadella (vittoria nell’alta padovana per 1-0, sconfitta allo Zini per 1-3 lamentando un gol del pareggio al 93° annullato a Cozzolino). L’anno successivo torna Mondonico in panchina, ma la squadra non decolla. Nel 2009-10 con Venturato in panchina la Cremonese conquista il 3° posto ed ai playoff batte l’Arezzo, ma perde la finale contro il Varese. Arvedi lascia così la presidenza della società grigiorossa, che da allora continua a disputare campionati di Lega Pro con una semifinale playoff persa contro il Trapani nel 2011-12 e una semifinale playoff contro il SudTirol nel 2013-14.

Nella sua storia la maglia della Cremonese è stata indossata tra gli altri da Giacomo Mari, Pasquale Vivolo, Franco Zaglio, Erminio Favalli, Antonio Cabrini, Cesare Prandelli, Gianluca Vialli, Wladyslaw Zmuda, Michelangelo Rampolla, Attilio Lombardo, Gustavo Abel Dezotti, Enrico Chiesa, John Aloisi, Giandomenico Mesto, John Mensa, Davide Astori, Salvatore Sirigu.

Dante Piotto

Estratto dal Magazine Ufficiale Anno 02 – Numero 14 distribuito allo Stadio Euganeo

PRECEDENTI tra PADOVA e CREMONESE:

Precedenti tra biancoscudati e grigiorossi: 61

Vittorie Padova: 17

Pareggi: 18

Vittorie Cremonese: 26

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