Torneo amaro per il Padova di Candeo che ha visto sfumare la possibilità di proseguire la sua avventura nella fase nazionale della Coppa Italia proprio quando il traguardo distava pochi centimetri. I biancoscudati si presentano ai nastri di partenza del torneo (disputato dal 4 al 6 gennaio al Palasport di Brendola) tra le favorite visto il titolo di Campione d’ Inverno conquistato al termine del girone d’andata del campionato di C1. Tuttavia l’esordio nei quarti di finale contro il Verona Calcio a 5 si rivela essere molto insidioso con Meggiorin che fissa il risultato sul 2-2 a soli 5 secondi dalla sirena (altra marcatura padovana di Riccardo Mazzon) portando l’incontro ai rigori dove il Padova ha la meglio grazie anche al secondo portiere Alberto Mazzon che neutralizza il penalty decisivo.
Il giorno dopo è in programma il derby in semifinale contro il Gifema Diavoli che si conclude per 5-2 con un secondo tempo devastante nel quale i ragazzi di Candeo siglano 4 reti e staccano il pass per la finale dove se la vedranno con i rivali dell’ A-Team Futsal, compagine con cui si stanno giocando anche la promozione diretta in Serie B.
L’atto conclusivo, come prevedibile, vede grande equilibrio in campo con le due formazioni costrette alla disputa dei tempi supplementari dopo il 2-2 registrato nei 40 minuti (doppietta di Meggiorin per il Padova). La situazione di parità continua anche nel primo extra-time con i biancoscudati avanti con una prodezza di Riccardo Mazzon e poi raggiunti dai vicentini. Nel secondo tempo supplementare la cose sembrano mettersi per il meglio quando prima Lucca e poi Iozzino regalano il doppio vantaggio al Padova, inoltre capitan Carraro e compagni hanno la possibilità di poter contare su un uomo in più in campo per 2 minuti per le espulsioni che hanno colpito l’ A-Team nell’occasione della rete del 5-3. I padroni di casa in ogni caso riescono ad accorciare il risultato e a costringere il Padova sulla difensiva una volta avuta la possibilità di schierare ancora 5 effettivi. In tutto questo il cronometro del tabellone del Palasport di Brendola ha smesso di funzionare ed il tempo è tenuto dall’orologio del cronometrista a bordo campo il quale non reputa fuori tempo massimo il tiro libero concesso all’ A-Team per il sesto fallo raggiunto dal Padova: tra mille polemiche la squadra di Arzignano pareggia, la vincente dovrà ora essere stabilita dai calci di rigore. Dal dischetto questa volta i biancoscudati si dimostrano meno freddi degli avversari ed ingoiano il boccone amaro del secondo posto in una finale che li ha visti campioni fino ad un secondo dal termine.