Estratto da fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO


«Abbiamo una classifica importante, che ti fa capire l’ottimo momento che stiamo attraversando». Con il Padova che fa il suo dovere e alle spalle le rivali perdono colpi (+6 sul Renate, +8 su Albinoleffe e Pordenone) il sorriso diventa automatico. E le parole del direttore generale Giorgio Zamuner fotografano al meglio lo stato d’animo che si respira all’interno del mondo biancoscudato. «Abbiamo raccolto sedici punti nelle ultime sei partite e vedendo che le altre stanno facendo fatica, è un bottino che sicuramente fa ben sperare per il prosieguo. L’essere davanti non ti obbliga a dovere guardare quello che fanno dietro: andiamo in campo per fare risultato sapendo di avere un vantaggio considerevole, e questo mentalmente ti dà una mano perché puoi giocare con maggiore serenità».

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Nel Padova che viaggia come un siluro c’è anche un apporto considerevole dei giovani, con Cisco in primo piano grazie alla doppietta che è valsa la vittoria in rimonta a Bergamo. Senza dimenticare Marcandella e Serena, che sono come Cisco di proprietà del Padova, Ravanelli (prestito dal Sassuolo) e Zambataro (Atalanta). «Bisoli è stato chiaro sin dall’inizio del ritiro: chi dimostra di andare più forte durante gli allenamenti, gioca a prescindere dalla carta d’identità e dal curriculum. E sabato ne è stata la riprova, dato che avevamo in campo due ragazzi classe 1997 e uno classe 1998. Riempie anche questo di soddisfazione, perché dare sfoggio ai giovani del vivaio era un altro obiettivo della società. Stanno dando un contributo importantissimo». Cisco è l’unico ad avere il cosiddetto addestramento. Visto che sta bruciando le tappe, potreste metterlo al più presto sotto contratto? «A fine stagione gli sarà fatto un triennale, ma ci sta che si possa sistemare prima la situazione. In ogni caso credo che Andrea debba restare sereno in questo momento. Ha i mezzi per diventare un giocatore vero, ma non deve pensare al contratto. Deve solo continuare a crescere seguendo i consigli del tecnico e dei compagni più esperti. Di sicuro è un capitale che non ci faremo scappare». Madonna sarà tolto dalla lista a gennaio dato che per lui purtroppo la stagione è finita. Al di là delle alternative che avete in casa, come vi muoverete? «È un vuoto che va colmato. Nicola è un giocatore di corsa e spinta, devo capire se l’allenatore preferisce avere un elemento con le stesse caratteristiche oppure uno più bloccato. Dopodiché mi indirizzerò su alcuni profili, anche se ho già iniziato a guardare quali giocatori si potrebbero muovere a gennaio in serie C e anche tra quelli che stanno giocando poco in B». Potreste anche mettervi a caccia di un bomber che garantisca nel ritorno un buon gruzzolo di gol? «Preferirei non toccare niente perché significa che la squadra continua a fare risultati importanti. E poi non è scontato che prendendo un attaccante di un certo tipo, vinci il campionato. Le soluzioni non ci mancano, siamo il terzo attacco del campionato, per cui non è una priorità. Se qualcuno invece chiedesse di essere ceduto perché non è contento, valuteremo».


Estratto da fonte: Francesco Cocchiglia per IL MATTINO


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«Abbiamo preso un bel margine di vantaggio sia sulla seconda che sulla terza in classifica», osserva il direttore generale Giorgio Zamuner. «Il dato positivo è che le principali squadre accreditate alla vittoria finale devono inseguire. Anche se il campionato è ancora lungo, si può parlare di una piccola fuga: cerchiamo almeno di mantenere tale il nostro vantaggio fino alla sosta». La speranza è che, come nelle ultime due settimane, le avversarie si tolgano punti a vicenda. «Ma il Renate ha perso 5 punti con due squadre di medio-bassa classifica, e questo ci deve mettere sull’attenti. Lunedì arriva a Padova la Fermana, che sulla carta può sembrare una gara semplice, ma non lo sarà. Il calendario ci mette di fronte ad una grande possibilità: tutte le prime della classe hanno tanti scontri diretti da affrontare. Però le insidie sono sempre dietro l’angolo. Se poi facciamo il primo tempo come a Bergamo, ci mettono in difficoltà anche le squadre normali». Nei primi 45′ di sabato, il Padova non è sembrato il solito. «Siamo stati un po’ sorpresi dal ritmo e dall’aggressività dell’Albinoleffe», prosegue Zamuner. «Non siamo stati attenti, non abbiamo ribattuto ai loro attacchi, siamo andati in affanno: probabilmente non l’abbiamo approcciata nel modo giusto, ma qualche volta bisogna anche elogiare i meriti dell’avversario. Vincere gare del genere significa avere dei valori, avere forza morale. La squadra ha reagito in maniera importante nel secondo tempo, e Cisco, al di là dei due gol, ha scombinato tutti i loro piani. L’abbiamo rimessa in piedi da grande squadra, una prova di forza». Proprio i giovani (Cisco, ma anche Marcandella e Serena) sono il fiore all’occhiello di una squadra che va a mille. «Tutti hanno capito che possono trovare spazi, se in allenamento si impegnano al massimo», conferma Zamuner. «Bisoli l’ha detto fin dal primo giorno, e il suo grande merito è mantenere ciò che dice. Gran parte del merito è suo, poi sta ai ragazzi avere le qualità e i mezzi per sfruttarle. Credo che qualche squadra li stia già seguendo, ma se qualcuno verrà alla nostra porta il Padova risponderà che sono giocatori suoi, e che se arriverà il salto di categoria avrà ancora più voglia di metterli in mostra». Marcandella ha due anni di contratto, Serena uno solo, a Cisco scatterà un triennale in automatico quando arriverà al quindicesimo gettone stagionale tra campionato e coppa: è già arrivato a otto presenze. Dalla prossima settimana, però, i primi contratti sotto la lente della società saranno quelli dei giocatori più esperti. «Le situazioni più impellenti sono i giocatori in scadenza a giugno: la prossima settimana cominceranno i colloqui con loro, compreso Madonna (infortunato di lunga data, ndr), per parlare dei prolungamenti contrattuali».

Estratto Fonte: Dimitri Canello per CORRIERE DEL VENETO


Avanti tutta, con un primo posto sempre più scintillante che promette faville. Il Padova va che è un piacere, espugna Bergamo in rimonta e vince la quarta partita consecutiva, sempre con lo stesso punteggio: 2-1. Un marchio di fabbrica, uno scarto minimo ma quanto basta per mettere la quinta e scavare il primo solco rispetto alla concorrenza. Un +6 sulla seconda, il Renate e un +8 su Albinoleffe, Sambenedettese e Pordenone, che peraltro ha una partita in più. Insomma, se non è un allungo decisivo, di sicuro è il primo sprint in questo campionato di Serie C (girone B). E il posticipo in programma lunedì prossimo contro la Fermana allo stadio «Euganeo» sembra un’altra partita alla portata della capolista. Se poi ci si aggiunge un rendimento della panchina che parla da solo, con ingressi decisivi di chi gioca meno nelle ultime due uscite, ecco che tornare sul mercato a gennaio sembra un’operazione meno urgente di quanto non potesse sembrare. Spiega il direttore generale Giorgio Zamuner: «Se Marcandella, Cisco, De Risio e Mandorlini, senza dimenticare Serena, sono quelli visti fra Mestre, Pordenone, Triestina e Albinoleffe, sembra che ci stia arrivando un messaggio forte e chiaro. Ossia che teoricamente non dovremmo toccare nulla e continuare con la rosa attuale. Cisco ha fatto una doppietta incredibile, Marcandella ha fatto benissimo e siamo tutti molto felici, anche perché la proprietà a inizio anno aveva chiesto a Bisoli se fosse possibile inserire un paio di ragazzi delle nostre Giovanili in prima squadra. Credo che questo stia avvenendo e che dobbiamo tutti essere felici per l’esplosione, forse persino inattesa, a questi livelli dei nostri giovani». […]