Estratto da fonte: Andrea Miola per IL GAZZETTINO


[…] Il direttore generale Giorgio Zamuner punta l’attenzione in particolare sui progressi mostrati dal Padova rispetto al precedente ko a Brescia. «Dopo quella brutta sconfitta la squadra ha reagito bene e fatto un bel passo avanti sul piano del gioco e della tenuta, reggendo il confronto per 70 minuti contro una delle avversarie più forti. A Crotone ha avuto quattro palle gol e poi inspiegabilmente, dopo il pareggio, per cinque o sei minuti ha spento la luce e incassato il gol ingenuamente». Un problema dunque mentale? «L’allenatore ha già iniziato a lavorare sulla testa dei giocatori dopo averlo fatto sul piano fisico e dedicato tempo negli ultimi giorni sulle palle inattive, con il risultato che a Crotone non abbiamo subìto reti su queste situazioni. Ora bisogna portare quei 70 minuti ai 95 di una gara, anche perché, essendo la nostra una compagine giovane, fatica a gestire le partite, decidendo quando smorzarle e quando accelerare». Compito a cui evidentemente stanno mancando i giocatori più esperti. «Penso che un ulteriore scatto nella crescita vada fatto da tutti, senatori e giovani, ma anche dalla società, dal sottoscritto e dallo staff tecnico». A questo proposito la posizione di Bisoli non pare in bilico. «Sta lavorando bene, come l’ha fatto nella passata stagione. Sappiamo che il nostro obbiettivo è salvarci e che questo passa anche attraverso la sofferenza. Ha previsto determinati carichi e pure un anno fa ci è voluto un po’ di tempo. A mio parere ci mancano un paio di punti, ma a Crotone si è fatto bene, si è sbloccato Bonazzoli e presto toccherà a Capello. Abbiamo comunque sempre segnato, Salerno a parte, e i tanti gol presi sono più un problema psicologico. Serve un risultato positivo per ritrovare fiducia e coraggio, magari un pizzico di fortuna e fortunatamente la prossima gara con lo Spezia, pur difficile, si gioca in casa dove abbiamo sempre preso punti». […]


Estratto da fonte: Stefano Volpe per IL MATTINO


[…] Anche il direttore generale Giorgio Zamuner continua a ribadire la propria stima e fiducia nei confronti di Bisoli e del lavoro che sta portando avanti: «Anche solo ragionare di un eventuale cambio in panchina, dopo una prestazione come quella di Crotone, sarebbe illogico», spiega Zamuner, «a mio modo di vedere abbiamo disputato un’ottima partita e ho finalmente rivisto lo spirito garibaldino che ci aveva premiato nelle prime due uscite stagionali. Il risultato, purtroppo, non è arrivato, ma sono sicuro che se dovessimo continuare su questa strada di partite ne perderemo veramente poche». Un concetto simile a quello ribadito da Bisoli pochi minuti dopo il fischio finale di sabato pomeriggio. Come sempre allenatore e direttore generale si sono confrontati e hanno avuto una visione simile della partita. Bisoli non può essere contento ma difende i suoi ragazzi che a Crotone gli hanno dato le risposte che cercava. E la squadra sembra essere con l’allenatore e seguire i suoi metodi di lavoro. Adesso, però, si entra nel momento decisivo anche per il calendario. Tra novembre e inizio dicembre il Padova, sulla carta, affronterà avversari più abbordabili e conta di sfruttare al meglio il fattore casalingo, visto che finora ha disputato solo tre delle otto partite di campionato (tra l’altro senza mai perdere) all’Euganeo. «Tutti ci aspettiamo di raccogliere un grande risultato sabato prossimo contro lo Spezia», continua Zamuner, «sarà dura, ma ne abbiamo bisogno soprattutto per la classifica. Io, però, sono molto ottimista perché ho rivisto lo spirito e l’atteggiamento giusto. La squadra ha messo in campo la reazione che ci aspettavamo. Ora dobbiamo prepararci al meglio e cercare di limitare i nostri difetti. Anche a Crotone abbiamo pagato caro il blackout di dieci minuti dopo aver trovato il pari. Serve trovare un po’ più di continuità».

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