Estratto Fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO
La sua seconda vita è iniziata a Monza, quando insieme al fratello minore Akililu è stato adottato da papà Roberto e da mamma Elena. Che oggi naturalmente sono i loro primi tifosi anche per le gesta sul campo. Ecco allora che per Eyob Zambataro la sfida di domenica sera in Tim Cup con i brianzoli rappresenta anche un incrocio sul piano dei sentimenti. «I miei genitori sono milanesi, ma abitano a Monza sin da quando si sono sposati. Dall’Etiopia sono arrivato il 31 marzo 2007, ed è a Monza che sono cresciuto con loro e che ho fatto le prime amicizie. Ho anche iniziato a giocare a calcio, prima all’oratorio della parrocchia Sacro Cuore al Triante, e poi al San Fruttuoso. Ho anche effettuato un camp al Monza calcio, mi volevano prendere, ma non mi era piaciuto l’ambiente. E alla fine sono stato preso nel settore giovanile dell’Atalanta, per cui non mi posso di sicuro lamentare». […] Ha dato il suo contributo con dodici presenze nella passata stagione culminata con la doppietta tra campionato e Supercoppa, e adesso si appresta ad affrontare l’esperienza bis con i biancoscudati in serie B con la voglia di stupire ancora. «Già prima che terminasse la stagione passata la società mi aveva comunicato che voleva tenermi, e quando il mio procuratore mi ha detto che c’era la possibilità di giocare ancora con il Padova non ho avuto alcuna esitazione perché era la mia volontà. Per un giovane che alla prima stagione nei professionisti ha vinto il campionato di C, potere continuare la crescita nello stesso ambiente in B è una cosa molto importante e da prendere con grande entusiasmo». Il 18 agosto compirà vent’anni. Cosa si aspetta dalla stagione ormai alle porte? «Devo affrontarla con serietà e, ripeto, con entusiasmo. Il mio obiettivo principale è aiutare la squadra a ottenere più risultati possibile facendomi trovare pronto quando sarò chiamato in causa». […] Tanti suoi colleghi sono stati confermati, altri sono arrivati. «I nuovi si sono già integrati, siamo un mix tra giovani e giocatori che hanno militato ad alti livelli. Noi giovani dobbiamo prendere insegnamento da loro e dare tutti insieme il cento per cento in ciascuna partita. Rispetto al passato campionato, non abbiamo l’ansia di dovere vincere e possiamo essere una bella sorpresa. Dovremo affrontare ogni partita con determinazione e voglia di disputare un grande campionato». […]