Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Padova-Triestina: “Abbiamo giocato tre partite in una settimana, questo mi preoccupa un po’, perché loro vengono da un turno di riposo. Ho tanti piccoli acciacchi, non vorrei che sommandosi diventassero un unico grande acciacco. Abbiamo preparato qualcosa per cercare di contrastare la Triestina, ma è chiaro che veniamo da tre partite intende contro squadre di primissimo livello come Feralpisalò, Mestre e Pordenone. Vincendo domani è chiaro che daremo un bello scossone. Il Vicenza è a 10 punti da noi, ricordo bene che prima del derby se perdevamo eravamo già una squadra da buttare, adesso le cose sono cambiate, ma potrebbe cambiare ancora. Capello ha detto che in questa situazione non dobbiamo guardare agli altri. Da quello che ho saputo i calendari non saranno toccati, noi ci adatteremo in fretta, spero tanto che venga riformato il girone di ritorno ma dalle notizie che ho non si farà e ci saranno due turni di riposo. A noi non cambia nulla, ma il Pordenone ad esempio riposerebbe due volte nelle ultime cinque giornate, a me pare una situazione paradossale ma è chiaro che il calcio non è riposare ma scendere in campo. Marcandella? L’ho provato fra i titolari, ha fatto bene anche a Pordenone quando è entrato. Tabanelli ha completamente smaltito l’infortunio ed è chiaro che non ha i ritmi di chi non ha giocato con continuità. Partire dall’inizio? Sto pensando se gettarlo nella mischia subito oppure se metterlo a partita in corso. Le parole di Tito Rocco*? Sono commosso da quello che ha detto, penso che ogni allenatore vorrebbe sentire dire una cosa simile, sono orgoglioso di queste parole e spero di non deludere chi mi guarderà dal cielo”.


*Tito Rocco (figlio di Nereo) in settimana aveva così descritto Mister Bisoli: «Bisoli mi piace molto, l’ho conosciuto diversi anni fa, sarà che aveva appena vinto una partita ma mi fece davvero una bellissima impressione. L’ho continuato a seguire anche in questi anni nel corso della sua carriera e devo ammettere che per certi versi mi ricorda mio padre… È una persona sanguigna, solare e severa allo stesso tempo, sa voler bene ai ragazzi, cresce i giovani e ha sempre una parola attenta per tutti. Ma se serve sa pure tirare qualche urlaccio e rimettere subito in riga chi va fuori strada. Secondo me è l’allenatore giusto per riportare in alto il Padova. E sarebbe anche ora che ci fosse qualcos’altro di epico da raccontare in questa meravigliosa città…».