Vigilia Padova-Gubbio, mister Mandorlini: “Rettilineo d’arrivo? Uno farebbe la firma per essere davanti a 4 dalla fine, abbiamo ancora un po’ di vantaggio, ci deve dare la carica per giocare la prossima gara e le altre tre che mancano. Episodio di Trieste? Era da tanto che non vedevo una cosa così plateale, archiviato non proprio, è un episodio che da ancora fastidio. Infortunati? Vengono tutti in ritiro, qualcuno si è allenato ancora a parte, ma stiamo tutti insieme per spingere in questa volata, abbiamo ancora 24 ore per pensare. Ronaldo? Non so, alcuni acciacchi sono molto pericolosi, bisogna valutarlo fino all’ultimo, questo è il termometro, ci sono ancora 24 ore, poi ovvio che lui vorrebbe giocare, così come gli squalificati, per noi Ronny è fondamentale, ma bisogna prepararla indipendentemente dai singoli. La squadra fa fatica a rimontare una volta in svantaggio? Non avremmo perso mai al mondo a Trieste senza un episodio così eclatante, ora stiamo commentando un risultato condizionato da una schiacciata di mano. E’stata una gara condizionata da un episodio che non centra niente col calcio. Le partite sono lunghe, potevamo fare meglio, ma bisogna tirare fuori il massimo da queste gare difficili, come lo sarà la gara di domani. Ogni gara ha la sua storia, ora conta solo quello che faremo domani. Jelenic? Si è allenato da mercoledì con la squadra, abbiamo recuperato Nicastro, tutti stringeranno i denti per portare a casa la partita domani. L’ambiente è compatto, dopo Matelica c’è stata una grande reazione nervoso, può farlo anche adesso? Questa squadra lo ha dimostrato molte volte, non saremmo in testa, abbiamo questo obbiettivo che non è assolutamente facile, ad inizio stagione avremmo fatto una firma per essere in questa situazione adesso, abbiamo diverse, qualche giocata o situazione fa vedere che forse siamo anche troppo carichi, a livello nervoso siamo pronti per queste 4 ultime gare, ci prepariamo da molto tempo, questo è il girone più equilibrato, la squadra darà sempre tutto, conoscono le loro responsabilità e sanno di essere spinti da tutti. Ad un mese dalla fine ormai il lavoro è arrivato, quello che conta adesso è vincere le partite, nemmeno il “come” è importante, bisogna portare a casa il massimo, ormai i giochi sono fatti. Gli orari? Sarebbe più logico giocare tutti alla stessa ora, ma anche dell’episodio di Trieste si vede che di logico c’è poco, ormai conta solo pedalare. Germano? Ha già giocato in mezzo, ma adesso conta relativamente il ruolo, bisogna trovare la prestazione. Abbiamo fatto tanti sacrifici in un girone che è il più equilibrato”.