Vigilia di Vicenza-Padova, intervista a Mister Salvatore Sullo: “Partita facile da preparare? Provate a mettervi nei panni di un allenatore e tenerne fuori 12-13 da queste partite, è chiaro che la prima parola che mi viene in mente è “Orgoglio” per partecipare ad una partita così. La settimana è andata normalmente, questo gruppo ha sempre lavorato molto bene, i derby non sono partite come le altre, ma non vanno giocati prima, non vanno consumate energie nervose, ma va preparata. Dal punto di vista mentale ci avviciniamo la partita, sono contento di come abbiamo preparato la gara, ma non bisogna arrivare scarichi alla gara, credo che non abbiamo fatto questo errore. Derby ne ho fatto di tutti i tipi, importanti e meno importanti, in quel momento rappresenti una città, rappresenti uno stemma, una tifoseria, una popolazione, io mi sentivo sempre parte di questa storia, per questo cercavo di dare sempre più del massimo, ma credo succederà anche dall’altra parte. La cosa bellissima di questo sport è che poi c’è sempre il campo e li bisognerà combattere. Ronaldo? Ha avuto un leggero affaticamento, ha fatto semplicemente una programmazione differente agli altri. Pesenti? Ho rivisto le immagini, ha messo le mani dietro le orecchie e ha fatto vedere il numero, e mi sembra bizzarra la cosa che, proprio in questo periodo storico dove in ogni telegiornale si parla di questa commissione per l’odio su internet, le parole nel calcio invece non contano nulla. Mi sembra strano che Pesenti per un’esultanza in cui non ha detto niente sia stato squalificato, chi invece ha usato parole con toni forti come “animale” o “imbecille” non sia stato nemmeno deferito. Soprattutto se pronunciate a freddo e da persone più adulte dei calciatori, non che voglia giustificare la categoria, ma sono in campo con l’adrenalina potrebbero sbagliare. Rondanini rientra, ma è da Pesaro che è fermo, non so quanto sia pronto, abbiamo delle risorse per ovviare. Perchè tutti dicono che il Vicenza è la grande favorita? Forse perchè hanno speso di più, ma ribadisco che ci sono 4-5 squadre, se non di più, che possono ambire al primo posto, mi viene in mente Piacenza, Triestina, Vicenza, SudTirol, Reggiana, anche la Feralpi è un’ottima squadra, è un campionato che secondo me ancora non è iniziato per determinato posizionamenti decisivi. Dal punto di vista tattico? Squadra compatta, organizzata, ha tra i centrocampi di qualità migliore della categoria, di gamba, tecnici, ottimi tiratori, in casa tende a sfruttare le caratteristiche del proprio stadio, con possibilità di battere sempre veloce le rimesse, dare pressioni eccetera. E’ una partita complessa, ma abbiamo le armi per controbattere. Quasi tutte le squadre di questo campionato stanno dietro la linea della palla, squadre spregiudicate non ne abbiamo incontrate. Il Vicenza sfrutterà i momenti, mi aspetto una partita dal punto di vista fisico combattuta, la qualità di un passaggio e di un controllo o di un tiro può essere importante, ma più importante sarà la cattiveria in un contrasto o di contendere una palla, i singoli poi possono sempre fare la differenza. Lo dicevo anche quando avevamo 3-4 punti di vantaggio, la classifica va guardata molto più avanti, noi domani otterremo quello che meriteremo sul campo, obbiettivo nostro è di lasciare tutto sul campo, forse qualcosa di più. Non è il risultato di una partita a darci una spinta in più o in meno, questi sono giocatori che vogliono dare sempre il massimo e migliorarsi. I tifosi? A parte Trieste li abbiamo sempre fatti felici, dobbiamo combattere insieme per essere orgogliosi di fare parte della storia del Padova. Poi che ci sia il sold out dall’altra parte ci deve rendere ancora di più orgogliosi, perchè le altre partite in casa il sold out non lo hanno fatto, la differenza sta che l’avversario è il Padova. Di Carlo? L’anno scorso ci ha sostituito lui al Chievo, sono 15 anni che fa Serie A e Serie B, è in Serie C per scelta sua, da questo punto di vista per me è un onore affrontarlo. Io non mi metto in contrapposizione con nessun altro, conosco la mia strada che voglio percorrere, ma so che affronto un avversario che di strada ne ha già percorso tanta. Sfida nella sfida? No, i protagonisti di questo sport sono quelli dentro il campo, non sarà mai una sfida tra allenatori, gli allenatori contano per quello che creano fino al fischio dell’arbitro”.