Giovedì 25 maggio 2017, ore 14.30

Campo Sportivo Carcere Due Palazzi, Padova

______________

Trofeo “Pallalpiede” – seconda edizione

 


Un triangolare con Calcio Padova e Polisportiva Sacra Famiglia per festeggiare la conclusione della terza stagione sportiva della Polisportiva Pallalpiede nel Campionato di Terza Categoria!

Goethe diceva: “qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere, magia. Incomincia adesso”: è con questo motto che la Polisportiva Pallalpiede prosegue il suo cammino nel calcio dilettantistico padovano celebrando anche quest’anno, per la terza stagione consecutiva, la conquista della Coppa Disciplina come squadra più corretta della Terza Categoria padovana.

In attesa di ricevere il prestigioso riconoscimento (la cerimonia di premiazione si terrà il 24 giugno a Mestre), la compagine composta dai detenuti del Due Palazzi apre le porte del carcere padovano giovedì 25 maggio per la seconda edizione del Trofeo Pallalpiede a cui parteciperanno quest’anno la formazione Berretti del Calcio Padova e quella Juniores della Polisportiva Sacra Famiglia.

Un gradito ritorno quello della Berretti biancoscudata, allenata da Matteo Barella che già nella precedente edizione era stata protagonista insieme ai ragazzi di Pallalpiede e ai pari grado del Cittadella Calcio (vincitori del Trofeo).

A completare il terzetto delle squadre in campo un’altra gloriosa società della nostra città, la Polisportiva Sacra Famiglia che si presenterà con la formazione Juniores agli ordini del Mister Damiano Longhi, storico capitano del Calcio Padova negli anni della serie A.

Un’altra giornata di festa e di sport dunque al Due Palazzi per scrivere una pagina importante del progetto “Rimettiamoci in gioco”, nato con la costituzione della compagine calcistica all’interno del Carcere di Padova. L’ASD Polisportiva Pallalpiede è nata nel 2014 da un’idea dell’Associazione Nairi Onlus con il benestare e il supporto della Direzione del “Due Palazzi” di Padova e della F.I.G.C. Regione Veneto.

Un progetto cresciuto grazie alla passione di persone che, da anni, lavorano nel no profit e nel mondo del calcio e che quest’anno ha concluso il suo terzo campionato di Terza Categoria aggiudicandosi ancora una volta la Coppa Disciplina tra tutte le squadre dei Campionati di Terza Categoria di Padova distinguendosi come esempio di correttezza, lealtà e disciplina.

Traguardi importanti che hanno visto sulla panchina di Pallalpiede prima Valter Bedin e nell’ultima stagione Fernando Badon, ex calciatore professionista (con un passato anche nel Calcio Padova) premiato poche settimane fa con la Panchina DOC Veneto

 

Il triangolare, con inizio alle 14.30, prevede la classica formula dei tre tempi da 30 minuti, al termine dei quali verrà consegnato il Trofeo Pallalpiede alla squadra vincitrice da parte di una delegazione dell’Udinese Calcio, società di grande blasone che ha dimostrato interesse e sensibilità nei confronti del progetto, aggiungendosi dunque a Padova, Cittadella e altre squadre del territorio nel dialogo calcistico con Pallalpiede.

Saranno presenti Alberto Cavagnis (coordinatore del settore giovanile Udinese Calcio), Luca Dalla Mea (collaboratore del settore giovanile Udinese Calcio) e Raffaele Ametrano (allenatore under 15 settore giovanile Udinese Calcio)

Un evento importante dunque al di là dell’esito sportivo in quanto sancisce una sorta di gemellaggio tra realtà apparentemente molto distanti tra loro ma accomunate dalla passione per lo sport e per la sua valenza educativa e formativa.

 

In occasione del triangolare le squadre partecipanti doneranno del materiale tecnico ai ragazzi di Pallalpiede e sarà attivata una raccolta fondi per poter proseguire il progetto anche nel prossimo campionato di Terza Categoria. Anche quest’anno infatti l’obiettivo di questo progetto è prima di tutto la sua sopravvivenza dal momento che i costi per affrontare un intero campionato sono elevati: dalle spese di iscrizione ai tesseramenti, dalle visite mediche all’allenatore, dal materiale tecnico alla manutenzione del campo da gioco.

Aiuti importanti finora sono arrivati grazie a enti pubblici (Regione del Veneto, Comune di Padova, Provincia di Padova), sponsor privati (Carraro, Fondazione Cariparo, Banca Etica), partner tecnici come Calcio Express e Audes (materiale sportivo) e Fisioelan (visite mediche) e donazioni di singoli e associazioni attraverso il crowdfunding.


Note di approfondimento sulla Polisportiva Pallalpiede

L’ASD Polisportiva Pallalpiede nasce nel 2014 con il preciso intento di promuovere lo sport come strumento rieducativo e di aggregazione sociale, tramite l’utilizzo del linguaggio internazionale e condiviso del calcio. Il progetto si inserisce in un percorso di formazione attraverso lo sport e l’attività motoria che ha una fortissima valenza rieducativa e concorre alla riabilitazione dei detenuti all’interno della Casa di Reclusione Due Palazzi di Padova, trasmettendo loro i valori della solidarietà e del rispetto dell’altro.

Lo sport dunque come uno strumento di socializzazione per la ricerca di un nuovo equilibrio personale attraverso il confronto ed il rispetto dell’avversario.

Fondamentali il supporto della Direzione del “Due Palazzi” di Padova, nella persona del dott. Salvatore Pirruccio, e della F.I.G.C. Regionale Veneto e l’apporto del mister Valter Bedin – allenatore dal grande cuore e dotato di notevoli competenze sul piano sportivo e tecnico – che ha portato la squadra a raggiungere dei risultati eccellenti considerando le difficoltà di allenare 31 detenuti-calciatori di 10 diverse nazionalità che non praticavano da diversi anni alcuno sport e non si erano mai conosciuti prima. E così da Armata Brancaleone destinata a recitare il ruolo di squadra materasso del girone, Pallalpiede ha collezionato una serie di successi sul campo mantenendo per diverse giornate la testa della classifica del proprio girone e concludendo il campionato al secondo posto ma, soprattutto, aggiudicandosi la Coppa Disciplina tra tutte le squadre dei Campionati di Terza Categoria di Padova distinguendosi come esempio di correttezza, lealtà e disciplina.

Questa fondamentale e ben riuscita sinergia ha permesso di creare – seppure, ad ora, in una fase per così dire embrionale e sperimentale – una squadra capace in primis di integrare i detenuti tra di loro all’interno di un processo rieducativo volto a trasmettere i valori della solidarietà, della lealtà e del rispetto dell’altro e delle regole e, attraverso il coinvolgimento della società esterna, a far sentire i carcerati meno isolati realizzando un momento di crescita personale per mezzo del confronto con altre persone (calciatori avversari, dirigenti, arbitri).

I dati sono più che eloquenti: in Italia la media della recidiva, per chi sconta in carcere tutta la pena, è del 67%, mentre per chi usufruisce di misure alternative alla detenzione la percentuale crolla al 19%, scendendo ulteriormente al 12% per i detenuti degli Istituti penitenziari più strutturati ed attrezzati per il perseguimento dell’obiettivo rieducativo.

Un progetto ambizioso che ha riscosso grande attenzione da parte dei media locali e nazionali con servizi televisivi su SkySport, Rai1, Rai2, Rai3, Tiscali e articoli in quotidiani, riviste e blog anche internazionali.

Anche i soggetti pubblici e privati del territorio hanno dimostrato grande sensibilità verso il progetto che per essere portato avanti necessita di adeguate risorse per sostenere i costi di partecipazione al campionato, di manutenzione del campo di gioco e di acquisto di attrezzature sportive, materiale tecnico e sanitario. E così le istituzioni (Regione del Veneto, Comune di Padova, Provincia di Padova), le aziende (Fondazione Cariparo, Carraro, Banca Etica, Fisioelan, Audes), le associazioni (Panathlon Cittadella) e i privati (crowdfunding) e non ultime le donazioni dei detenuti.

Dallo statuto dell’ASD Polisportiva Pallalpiede: “L’Associazione vuole creare, principalmente attraverso il gioco del calcio, ma non soltanto con la suddetta disciplina sportiva, il recupero fisico, sociale ed educativo dei detenuti. Infatti, proprio in virtù dei principi fondamentali dello sport del calcio (quali l’osservanza delle regole, la lealtà, la solidarietà, il sostegno reciproco ai compagni, il rispetto dell’avversario nel contrasto fisico) è possibile agevolare le future relazioni col mondo esterno, aiutando i detenuti a risolvere le loro attuali difficoltà, permettendone un recupero sociale. L’Associazione si prefigge il compito del loro reinserimento nella vita di relazione, mettendo gratuitamente a disposizione i necessari mezzi sportivo-educativi che possano permettere, con la partecipazione agli allenamenti e alla fatica psicofisica, una intensa riflessione personale, la quale si trasmetterà positivamente nel gruppo di lavoro, con benefici indubbi anche per la società.”