Estratto Fonte: Pierpaolo Spettoli per Il Gazzettino


È al suo diciassettesimo ritiro precampionato in carriera, soprattutto il sesto sempre in serie B con la maglia biancoscudata. Un primato del quale può andare orgoglioso Trevor Trevisan, tra la sua prima esperienza padovana dal 2009 al 2014, e quella attuale. «Lo spirito è sempre positivo, poi è normale che più passano gli anni e più a livello fisico e mentale si fa sempre un po’ più dura. Ormai stagione dopo stagione vedo che ho a che fare con compagni sempre più giovani, dato che in alcuni casi abbiamo quindici anni di differenza, però è senz’altro stimolante. Il bello di questo lavoro è affrontare proprio il periodo del ritiro perché ti accorgi che inizia a crearsi il gruppo: hai modo di integrarti con i nuovi, e di conoscere ulteriormente i compagni con i quali hai già vinto un campionato. E poi, anche se l’allenatore ci fa sgobbare tanto, ci sono dei momenti nei quali ci si diverte ed è piacevole stare con gli amici». […] Avere fatto quest’anno tutto il lavoro con i colleghi è un vantaggio in più per lei. «Indubbiamente, perché parto dallo stesso livello. E oltre all’aspetto fisico, c’è anche quello appunto legato al gruppo a essere importante. Quando l’anno passato sono arrivato notavo la differenza di preparazione tra me e i compagni, adesso capisco perché andavano così forte». Dicevamo che è il suo sesto ritiro con il Padova. «In quelli effettuati negli anni precedenti la squadra era composta da giocatori con un’età più alta. Quest’anno è stata data continuità al gruppo della stagione passata, con l’aggiunta di alcuni innesti per permetterci di fare un campionato che è molto importante essendo una neopromossa: vogliamo dimostrare che possiamo stare in questa categoria, per cui ci metteremo massimo impegno. Anche se rispetto al campionato di C nel quale avevamo un unico obiettivo che era vincere sempre per ottenere la promozione, sarà diverso dato che non potremo pretendere di vincerle tutte, fermo restando che lo spirito sarà sempre lo stesso». […] Sulla difesa a tre. «Piace a tutti perché ti permette di andare a prendere alto l’attaccante, e ci stiamo trovando molto bene». Non manca un flash sulle prossime rivali in campionato. «Verona, Palermo e Benevento sono piazze importanti, e anche per i nostri tifosi che ci sono sempre vicini sarà bello vedere certe partite. Senza dimenticare i derby con Verona, Venezia e Cittadella, compagini con le quali c’è una grande rivalità sul campo e tra tifoserie».