Estratto Fonte: Francesco Cocchiglia per Mattino di Padova
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Dei derby del recente passato, dal 2009 al 2013, ne ha visti ben otto Trevor Trevisan, che dell’attuale squadra è uno degli ultimi arrivati, ma in quanto a ricordi ha di certo da raccontare più di chiunque altro. «Una partita importante, che si sente e si attende sempre», le sensazioni di Trevisan a poco più di una settimana dall’incrocio col Vicenza, col quale aveva tra l’altro giocato tra il 2005 e il 2007. «Un match a sé, difficile e particolare. Stiamo avvertendo quest’aria che comincia a salire, la pressione sempre più costante ad accompagnarci a questa sfida. Ci stiamo preparando in maniera importante, e non vediamo l’ora che arrivi». Oggi il Vicenza incontra il Teramo. Se arrivasse al derby con il +6 in classifica, cambierebbe qualcosa? «Se arrivassero a punteggio pieno, per quanto la classifica dopo tre giornate non conti praticamente nulla, non sarebbe un distacco indifferente. Ma siamo all’inizio, abbiamo tutto il campionato davanti, starà tutto a noi: dobbiamo vincere il derby per accorciare la distanza, e rimettere subito a posto la classifica». Quali sono i suoi ricordi più vivi, di queste sfide? «Ricordo molto bene la prima, quella dopo il ritorno in B: fui io a segnare il gol del Padova, ma alla fine perdemmo una gara contestata e piena di polemiche che il Vicenza vinse grazie a due espulsioni “generose”, quelle di Faisca e Cesar, e ad una rovesciata di Bjelanovic che rischiò di colpirmi con un calcio in pieno volto. Il derby con i vicentini è sempre sinonimo di grande agonismo e di polemiche, si parla sempre di gare particolari. Conservo momenti positivi e negativi: ne abbiamo vinti alcuni, ne abbiamo persi altri, a seconda delle annate i ricordi sono più o meno belli. Padova-Vicenza però è sempre una gran bella partita, affrontata sempre al massimo». Come se la immagina, questa del 18 settembre? «Dovremo essere bravi a portare la gara subito dalla parte nostra. La squadra sta bene: la vittoria col Fano ci ha dato la spinta giusta, eravamo partiti male e non ci aspettavamo nemmeno noi quel debutto così brutto in casa del Renate. Ma ci siamo rifatti e adesso abbiamo gran voglia di tornare in campo anche perché questa sosta ci sta tenendo davvero sulle spine». […]
E su Humberto Rosa: «Un motivo in più per cercare a tutti i costi la vittoria, e provare a dedicarla anche alla sua memoria. L’avevo conosciuto molte volte, un personaggio veramente estroso che negli anni della B partecipava sempre e viveva la città in un modo molto bello. DIspiace che se ne sia andato: teneva tanto al Padova e insieme se ne parlava sempre, quando ci incontravamo per la strada in centro». […]