Fonte: Gazzetta dello Sport via TuttoLegaPro


Damiano Tommasi, presidente AIC, le motivazioni sull’ipotesi di sciopero dei calciatori indetto per la prima giornata di Serie C in programma domenica 27 agosto:

“Perché protestiamo? Perché si è rinunciato ai ripescaggi di società sane che hanno rispettato le regole. Perché con l’abbassamento del numero degli over da 16 a 14, ci sono 47 calciatori che hanno un contratto e rischiano di restare fuori. Perché le fideiussioni che servono per il calciomercato sono di una categoria e conta il rating italiano mentre quelle per il pagamento dei dipendenti possono essere certificate altrove, all’estero: da una parte c’è un sistema di garanzie del tipo ‘Non mi fido, meglio controlli maggiori’, dall’altra questo discorso non funziona”.

E sull’elevato numero di ripescaggi di anno in anno: “Noi non siamo per il ripescaggio sempre e comunque. Abbiamo contestato da subito la regola di escludere dal gioco i club già ripescati negli ultimi cinque anni e quelli che non hanno disputato i playoff di Serie D. Queste società, quelle che ambivano al ripescaggio e che hanno trovato la porta chiusa, hanno rispettato le regole. Cosa che non faranno i club, almeno in questo inizio di stagione, visto che è slittato il limite per i pagamenti del mese di giugno ai dipendenti dal 21 agosto al 16 settembre. Si era detto: due punti di penalizzazione a chi non rispetta le scadenza. Poi che succede? Forse si sono accorti che si rischiava di partire con troppe penalizzazioni e hanno spostato il limite”.

Chiusura sul numero di over sceso da 16 a 14: “Solo due in meno? E chi ha il contratto biennale cosa fa? E non sarebbe stato giusto, con tre squadre in meno, rinviare tutto al prossimo anno? Ora sostengono che la decisione sia già presa e ci dicono ‘scioperate pure’. E allora noi lo faremo. Ne hanno parlato le società internamente, ma noi non l’abbiamo mai saputo. Se con quell’equilibrio di 16 over, abbiamo avuto il campionato di Lega Pro più bello degli ultimi anni, perché cambiare?”