Tra i cimeli presenti alla Museo del Calcio Paodva allestito allo Stadio Euganeo dalla società biancoscudata in collaborazione con l’Associzione Azionariato Popolare Magico Padova, potete trovare esposta nella bacheca centrale la Coppa Italia Semiprofessionisti 1979-80, vinta dalla squadra biancoscudata.

In quella stagione, la formula della finale prevede una partita di andata e una di ritorno. Il Padova perde a Salerno per 3-1 il 16 giugno 1980, vince in casa 4-0 il 19 giugno, assaporando il successo nella competizione sei giorni dopo la delusione patita nello spareggio per l’accesso alla Serie C1 perso con il Trento ai calci di rigore nel campo neutro di Verona.
L’edizione 1979-80 della Coppa Italia si svolge attraverso una fase eliminatoria che presenta una formula inedita fino a quel momento. A questa fase eliminatoria partecipano tutte le formazioni di C1 e C2 suddivise in 36 gironi. Alcune vincitrici di girone, per sorteggio, giocano una ulteriore eliminatoria allo scopo di portare le squadre per i sedicesimi a 32. La formula della finale, come detto, è quella con partita di andata e ritorno. La squadra biancoscudata è inserita nel girone 10, assieme ad Adriese e Monselice. Nei sedicesimi di finale, l’avversario è il Modena, negli ottavi il Venezia, nei quarti il Varese, in semifinale il Novara. La prima partita di finale si gioca a Salerno, il ritorno a Padova. Si tratta dell’unica vittoria in Coppa Italia della squadra biancoscudata, che vanta anche il secondo posto nella Coppa Italia maggiore nella stagione 1966/67 (Milan-Padova 1-0).


IL CAMMINO DEI BIANCOSCUDATI


Padova, Domenica 26/08/1979
ADRIESE-PADOVA 0-2
Reti: 36° Vitale, 68° Pezzato

ADRIESE: Romani, Garbin, Rodighiero, Drezza, Marchetti, Schugur, Marchini, Montagnoli, Piemonte (82° Sarto), Fiori, Soncini (65° Toffano).

PADOVA: Gandolfi, Montanini, Idini, Berlini, Battilani, Berti, Pillon, Perego, Vitale (88° Bertagna), Amadi (73° Spinoccia), Pezzato.
Arbitro: Guardini di Verona


Padova, Mercoledì 05/09/1979

PADOVA-MONSELICE 2-0
Reti: 8° Idini, 45° Pezzato

PADOVA: Gabdolfi, Montanini, Idini, Berlini, Battilani, Berti, Pillon, Romanzini (74° Spinoccia), Vitale (67° Bertagna), Perego, Pezzato

MONSELICE: Stefani, Bottaro, Cozza, Pajaro, Canazzo, Bernardini, Stefanelli (67° Vendramin), Janes, Zorzi, Nosè, Ziviani.
Arbitro: Dalfovo di Trento


Padova, Domenica 09/09/1979
PADOVA-ADRIESE 2-1
Reti: 18° Pezzato, 47° Bretagna, 68° Piemonte

PADOVA: Gennari, Montanini, Idini (59° Spinoccia), Berlini, Battilani, Berti, Pillon, Romanzini, Vitale (39° Bertagna), Perego, Pezzato
ADRIESE: Romani, Garbin, Rodighiero, Drezza, Marchetti, Schugur, Marchini, Montagnoli, Piemonte, Fiore, Soncini (46° Toffano)

Arbitro: Scevola di Milano


Padova, Domenica 23/09/1979

MONSELICE-PADOVA 1-1

Reti: 44° Pezzato, 78° Ziviani

MONSELICE: Stefani, Tisato, Bottaro, Pajarp, Canazzo, Bernardini, Vendramin (29° Janes), Stefanelli, Zorzi (69° Scarso), Nosè, Ziviani
PADOVA: Gandolfi, Montanini, Berlini, Romanzini, Zanetti, Berti, Pillon, Spinoccia (63° Griggio), Vitale, Perego, Pezzato

Arbitro: Gamberini di Monza


Modena, Mercoledì 14/11/1979

MODENA-PADOVA 2-2

Reti: 13° Spinoccia, 49° Vernacchia, 59° Notari, 80° Spinoccia

MODENA: Davoli, Meanbue, Franchini, Vivani, Mazzeni (46° Gasperini), Guidazzi, Vernacchia, Ori, Notari, Begint (46° Nicolini), Tonarelli

PADOVA: Gennari, Michielon, Montanini, Berti, Tubaldo, Battilani, Idini (62° Cavestro), Spinoccia, Bertagna, Amadi, Pillon (56° Romanzini)

Arbitro: Manfredini di Pavia


Padova, Mercoledì 05/12/1979

PADOVA-MODENA 3-0

Reti: 48° Corallo aut., 69° Pezzato, 89° Bertagna

PADOVA: Gennari, Montanini (46° Pezzato), Idini, Berti, Tubaldo, Battilani, Pillon, Spinoccia, Bertagna, Amadi, Vitale (70° Pizzoli)

MODENA: Davoli, Corallo, Franchini, Cresci, Mazzeni, Begnis (75° Soldati), Maestroni, Vivani, Vernacchia, Cuoghi, Notari

Arbitro: Da Pozzo di Monza


Padova, Mercoledì 06/02/1980

PADOVA-VENEZIA 1-0

Rete: 1° Vitale

PADOVA: Gennari, Michielon, Tubaldo, Romanzini, Battilani, Berti, Idini (52° Pillon), Spinoccia, Vitale, Amadi (83° Michelotto), Pezzato

VENEZIA: Niero, Frandoli, Jesse, Bortolini, Bergamo (67° Secco), Groppello, Di Lena, Conean, Prandolin, Scarpa (60° Bagarotto), Baldan

Arbitro: Valente di Monfalcone


Venezia, Mercoledì 27/02/1980

VENEZIA-PADOVA 0-0

VENEZIA: Maiani, Bisiol, Bonato, Bortolini, Frandoli, Lazzaro (68° Groppello), Di Lena, Conean, Bresolin, Scarpa, Virone (68° Marcellan)

PADOVA: Gennari, Michielon, Tubaldo, Berlini, Battilani, Berti, Vitale (57° Pezzato), Romanzini, Spinoccia, Perego, Cavestro (67° Amadi)

Arbitro: Baldini di Piacenza


Varese, Mercoledì 12/03/1980

VARESE-PADOVA 1-0

Rete: 29° Brambilla rig.

VARESE: Nieri, Acerbis, Braghin, Salvadè, Brambilla, Cerantola, Catena (46° Arrighi), Doto, Mauti, Faccheni (71°  Turchetta), Di Giovanni

PADOVA: Gandolfi, Tubaldo, Michielon, Romanzini, Battilani, Berti, Idini, Spinoccia, Cavesro, Amadi, Pezzato (63° Berlini)

Arbitro: Boschi di Parma


Padova, Mercoledì 26/03/1980

PADOVA-VARESE 2-0 d.t.s.
Reti: 57° Bertagna, 110° Amadi

PADOVA: Gandolfi, Michielon, Tubaldo, Berlini, Battilani, Berti, Idini, Spinoccia, Bertagna (65° Pillon), Amadi, Cavestro (60° Vitale)

VARESE: Nieri, Pelelgrini, Braghin, Acerbis (46° Arrighi), Brambilla, Cerantola, Di Giovanni, Salvade, Doto (85° Turchetta), Catena, Facchini.

Arbitro: Sarti di Modena


Padova, Sabato 03/05/1980

PADOVA-NOVARA 2-0

Reti: 51° Bretagna. 88° Perego

PADOVA: Gandolfi, Montanini, Idini, Michielon, Tubaldo, Berti, Vitale, Amadi (46° Berlini), Bertagna (46° Pezzato), Spinoccia, Perego

NOVARA: Boldini, Rustica, Gioria (46° Serami), Paolini, Lugnan, Veschetti, Guidetti, Masuero, Beccati, Boschieri, Basili

Arbitro: Valletti di Pisa


Novara, Mercoledì 21/05/1980

NOVARA-PADOVA 1-0

Rete: 19° Lugnan rigore

NOVARA: Boldini, Viganò, Sadocco (46° Cagnini), Gioria, Lugnan, Vaschetti, Guidetti, Paolini (65° Barbieri) Beccati; Masuero, Basil

PADOVA: Gandolfi, Montanini, Tubaldo, Michielon, Battilani, Berti, Pillon, Romanzini, Vitale (83° Bertagna), Amadi, Perego

Arbitro: Lusanna di Bergamo


Salerno, Lunedì 16/06/1980

SALERNITANA-PADOVA 3-1

Reti: 20° Messina rigore, 63° Moscon, 75° Pezzato, 85° Messina

SALERNITANA: Tani, Modani, De Biase, Zazzaro (56° Viscido), Valeri, Zandonà (71° Fabris), Calisti, Botteghi, Moscon, Cariati, Messina

PADOVA: Gandolfi, Montanini, Tubaldo, Berti, Battilani, Michielon, Idini (37° Spinoccia), Pillon, Pezzato, Berlini (73° Vitale); Perego

Arbitro: Baldi di Roma


Padova, Giovedì 19/06/1980

PADOVA-SALERNITANA 4-0

Reti: 17° Vitale, 46° Vitale, 58° Perego, 82° Vitale

PADOVA: Gennari, Tubaldo, Idini, Berlini; Michielon, Berti, Pillon, Romanzini, Vitale, Perego, Pezzato

SALERNITANA: Favaro, Modale, De BIase, Zazzaro, Valeri (51° Viscido), Zandonà, Calisti (65° De Fraia), Botteghi, Moscon, Cariati, Messina

Arbitro: Cherri di Macerata

Il presidente Tonino Pilotto festeggiato dai tifosi dopo la conquista della Coppa Italia Semiprofessionisti 1979-1980.

pilotto-1980

INTERVISTA AD UNO DEI PROTAGONISTI, GIORGIO MICHIELON, CON LA FIGLIA MARTA, CENTROCAMPISTA DEL CALCIO PADOVA FEMMINILE:

Non è “figlia di”, ma sicuramente è “figlia d’arte”. Non hanno le luci dei riflettori puntate addosso, ma possono vantare una storia unica. Papà e figlia in campo con la stessa maglia, a distanza di tre decenni, entrambi in un campionato calcistico nazionale. Anche il Padova può vantare un grado di successione in rosa, proprio come successo all’Inter con Beppe Baresi e la figlia Regina. Lui, il papà, è Giorgio Michielon, stopper biancoscudato a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Lei è la figlia Marta Michielon, 22enne regista del Calcio Padova femminile. Certo, Michielon e Baresi hanno poco in comune, se non ruolo e generazione calcistica. Ma più per sfortuna che per demerito di Giorgio, il quale, dopo l’esordio in biancoscudato a 17 anni, 29 presenze e 1 gol in 3 stagioni, ha dovuto appendere le scarpe al chiodo giovanissimo, a seguito di un grave infortunio quand’era in prestito al Monselice di Reja. Chi si sarebbe mai immaginato che quel filo spezzato l’avrebbe riannodato Marta? «Io no di certo», sorride il papà, «Anzi, ricordo bene il giorno in cui mia figlia, a 5 anni, mi disse che voleva fare la calciatrice. Le risposi: ma come, una femminuccia? Con il sole, il ghiaccio, la pioggia? La consuetudine non vuole che una ragazza giochi a pallone. Almeno questo pensavo prima di toccare con mano lo splendido mondo del calcio femminile. Marta mi ha fatto ricredere. Non nego che, le prime volte che l’ho vista correre con quello scudo sul petto, mi sono rivisto in lei». Marta, che nella vita studia scienze dell’educazione, ha iniziato con i maschi dell’Abano, prima di passare al vivaio del Padova femminile, di cui adesso è vice capitano della prima squadra. Ma tra i due chi è il più forte? Papà non ha dubbi. «Sicuramente lei. Io ero un giocatore più fisico, lei invece è molto più tecnica di me». Marta annuisce: «Questo complimento me lo fa spesso. Dopo avermi detto che corro poco, sono lenta e devo calare di peso». Frecciatina, tra le tante che i due si scagliano, nel più classico rapporto di amore-odio tra papà e figlia ventenne. Con lui che dagli spalti urla ad ogni azione, lei che ogni tanto gli fa cenno di star zitto, ma se non viene a vedere qualche gara ne sente subito la mancanza. «Mi spiace non averlo mai potuto vedere in campo, anche se qualche partita insieme, in spiaggia, l’abbiamo fatta», spiega Marta, che doveva ancora nascere quando il padre festeggiava il più grande trofeo della carriera, la Coppa Italia semi professionisti vinta nel 1980. «Fui in campo in entrambe le finali», ricorda Michielon, che ha donato alla mostra dei cimeli biancoscudati la medaglia vinta quel giorno. «All’Arechi, purtroppo, causai il rigore che diede il vantaggio alla Salernitana. Finì 3-1 per loro. Ma al ritorno all’Appiani Vitale si scatenò, vincemmo 4-0 e fu una festa memorabile».