Estratto da fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO


Il nuovo portiere biancoscudato Stefano Minelli: “Io per primo non mi aspettavo una partenza simile, perchè quando vieni da un periodo di inattività ci sono voglia ed entusiasmo, però devi riprendere le misure. Invece già con il Verona mi sono trovato molto bene, come se non fossi rimasto fermo nel girone d’andata. So però che adesso verrà il difficile” (…) “La ragione principale che mi ha spinto ad andare via da Brescia per la prima volta in carriera è stata la voglia di misurarmi, confrontarmi e crescere. Sono convinto che venire a Padova sia stata la scelta giusta per il prosieguo della mia carriera. Sono contento di aver trovato Merelli, mi ricordavo di lui dato che abbiamo giocato contro ai tempi della Primavera. Mi trovo molto bene anche con Favaro e con il preparatore Zancopè. Ho bisogno di un allenatore che mi faccia lavorare 100%, andando a casa distrutto la sera. Mi può insegnare molto, posso migliorare tanto con lui”. (…) “L’anno scorso ci siamo salvati l’ultima giornata, se non pareggiavamo ad Ascoli andavamo ai playout e probabilmente retrocedevamo. Siamo consci che della classifica che abbiamo, dobbiamo impegnarci a scalare posizioni il prima possibile. Basta un filotto di risultati per riprendere anche quelle squadre che possono sembrare lontane”. (…) Contro la Cremonese… “E’ un derby per me… Sappiamo di affrontare una formazione forte che è partita con ambizioni di vincere il campionato, e anche nel mercato di gennaio ha preso giocatori di categoria superiore come Caracciolo e Soddimo” (…) Minelli si fa sentire spesso dando indicazioni ai compagni dalle retrovie. “Oltre ad aiutare loro, aiuta anche me a tenermi concentrato e pronto, soprattutto quando capita di non subire tiri in porta come con la Salernitana”. In effetti gli unici gol che ha incassato sono quelli con il Venezia “Una punizione e un rigore. Avrei preferito fare cambio: parare il penalty con il Venezia e non quello con il Verona. Non sono uno specialista, anche se guardo chi calcia i rigori nella formazione avversaria. Di Mariano non l’aveva mai tirato prima, è stato bravo a guardarmi fino all’ultimo”.