Sala Stampa di Perugia-Padova, mister Mandorlini: “Paradossalmente siamo partiti bene nel secondo tempo, poi abbiamo preso una rete e abbiamo avuto una disattenzione sulla seconda rete. Dispiace per l’espulsione di Ronaldo. Sembravamo più squadra, ma eravamo più timorosi nel gioco, noi eravamo troppo frenetici, abbiamo sbagliato tanto, siamo stati poco lucidi, nell’intervallo abbiamo sistemato un po’, ma abbiamo preso un gol evitabile, il secondo invece non ci può stare, ha chiuso la partita, oggi c’è stata poca mentalità. Ronaldo nervoso? Ci può stare, puoi perdere, ma è una partita. Bisogna sempre mantenere i nervi saldi. Non abbiamo perso per Ronaldo, è un giocatore del gruppo, non dobbiamo pensare all’individualità, abbiamo fatto una partita inferiore alle nostre capacità. Le scelte iniziali? E’ stata una partita così, non abbiamo avuto una buona serata, abbiamo fatto troppi errori, diciamo che la gara è terminata sull’errore sul secondo gol. La partita l’abbiamo fatta noi, abbiamo preso gol su una ripartenza, abbiamo commesso qualche errore, ma bisogna archiviare e pensare alla prossima. Padova ridimensionato? Siamo in testa alla classifica nonostante la sconfitta 3-0, è solo andata male una partita, siamo sempre li, volevamo fare meglio, non ci siamo riusciti, ma il percorso è ancora lungo, senza fare drammi”.


Carlo Pelagatti: “E’ andata malissimo se guardiamo il risultato, fortunatamente tra tre giorni rigiochiamo. Oggi fino al gol loro abbiamo rischiato poco niente, la partita l’abbiamo fatta noi, poi abbiamo sbagliato qualcosa, ma non è drammatica come parla il risultato. Il Perugia esce più forte per il risultato, ma fino al gol loro avevano fatto poco, poi è cambiata la partita. Non è tutto da buttare secondo me. Il modulo? Abbiamo preparato la partita con questo modulo perché pensavamo di far male al Perugia, non stiamo parlando di una squadretta, si gioca il campionato con noi, è una squadra con giocatori di categoria superiore. Sapevamo che erano una squadra compatta, ci è mancato qualcosa, ma penso che una partita così in questo momento ci può servire da lezione. Le tre ore di ritardo? Non sono una scusante, c’erano per loro e c’erano per noi”