Sala Stampa Padova-Renate, Mister Mandorlini: “Basta guardarmi in faccia per capire che partita è stata. Abbiamo pagato tanto, abbiam pagato tutto, poi ci è ritornato qualcosa ed è arrivata la qualificazione. Qual è il vero Padova? Non parlerei di voltafaccia, il 1° tempo era in completa gestione, poi in pochi minuti la gestione è finita, abbiamo rischiato tanto, abbiamo perso ogni linea di gioco, di consapevolezza, rischiando l’inverosimile. Faccio fatica a commentare, anche se siamo andati avanti. Voglio restare sul presente, non se lo aspettava nessuno. A livello mentale può cambiare in fretta. Io avevo fatto 5 cambi, a livello nervoso a Meda avevamo speso tanto. Era un risultato abbastanza tranquillo, poi di tranquillo non c’è niente. Non siamo contenti, tra virgolette, potevamo essere qua a piangere, ma io per primo penso che da questa situazione si possa uscire rafforzati. La prossima gara è la semifinale. Abbiamo fatto molti errori, abbiamo mancato la gestione della gara nella ripresa. Dini? Alla fine ha fatto la parata decisiva, il calcio è anche questo. In generale non abbiamo avuto un approccio nervoso giusta nella ripresa. Dopo un mese e mezzo che non giocavamo, un risultato simile dell’andata ti poteva far gestire la gara, ma la maniera in cui li abbiamo presi ci ha cambiato l’aspetto nervoso. Ci è andata bene, tre giorni fa questa squadra ha fatto una partita diversa. Gasbarro? Credo sia un infortunio muscolare, per la prossima non credo riusciremo a recuperarlo. Non volevamo rischiare Felipe Curcio, poi Germano era diffidato, ma sono dovuti entrare, volevamo gestire le fatiche, ma qualcosa è venuto meno. Sono ragazzi intelligenti, sanno quello che hanno rischiato, lo hanno rischiato sulla loro pelle, ora vanno ritrovate le energie. Abbiamo tutti speso tanto oggi, bisogna restare lucidi. Siamo stati bravi a segnare e anche fortunati. Le semifinaliste? La prossima gara è la soglia della finale, la prima gara la faremo in casa contro una squadra solida, l’Avellino ha perso a Bolzano al 90°, non ci sono tante cose da dire, bisogna recuperare, fare tesoro di tutto quello che abbiamo vissuto fino ad oggi nel bene e nel male. Dobbiamo pensare solo a quello ora, tutto quello che è stato non conta più. Non abbiamo la gioia di domenica scorsa, ma abbiamo la certezza di aver sudato le classiche 7 camicie, ma ci siamo noi a giocarcela”.