Giuseppe Pillon : “Grandissimo primo tempo il nostro, nel secondo qualcosina abbiamo concesso, ma abbiamo speso tanto, poteva anche starci un po’ di calo, poi siamo usciti, quindi la condizione fisica e mentale è buona. Abbiamo proseguito la situazione di Mantova, la strada è quella giusta. Anche la settimana scorsa l’avversario era buono, è l’atteggiamento che conta. Abbiamo fatto tanto lavoro e ora stiamo traendo qualche frutto, ma non bisogna mollare niente. Abbiamo fatto tanta fatica, dobbiamo cercare di vincere più partite possibile e poi vedremo. Cosa è cambiato mentalmente? E’ la tranquillità di poter anche sbagliare. Quando lotti per la salvezza non puoi sbagliare, adesso non c’è più quel timore. La squadra dopo tre mesi di lavoro sta acquisendo delle certezze, adesso siamo più squadra, tutti lottano sia in difesa sia in attacco, stiamo pian piano arrivando a giocare come piace a me,. Noi facciamo il massimo per raggiungere un sogno. Il Pordenone? Gioca un calcio frizzante e aggressivo, simile al nostro, è libera mentalmente, tutto gli viene facile e stanno attraversando questo momento. Sarà una partita difficile, lavoriamo in settimana e vediamo. Il secondo gol è nato da una situazione che proviamo spesso in allenamento, solo che stavolta è riuscito. Il Pavia? Diamo merito alla mia squadra, che ha imbrigliato bene i lombardi, la partita era stata preparata bene. Loro davanti hanno grandi potenzialità. Noi nella lotta playoff? Solo attraverso un filotto di vittorie puoi pensare di arrivare agli spareggi, altrimenti recuperare cinque punti è difficile. Bisogna continuare così, va migliorata la gestione della partita, non possiamo concedere qualcosa per rischiare di riaprire la partita. Se oggi loro segnavano sul palo poi si va in difficoltà. Il centrocampo? Dobbiamo continuare a sfruttare le corsie esterne, a creare gli spazi e a fare cross, perché con giocatori come Neto e Altinier devi mettergli palle alte. Siamo cresciuti finalmente, giochiamo alti, è quello che poi fa la differenza. Noi arrivavamo sempre primi sulla palla, eravamo corti e aggressivi e i tempi del pressing vengono meglio. Noi dobbiamo tenere ritmi alti, essere aggressivi”.