Mister Pierpaolo Bisoli al termine di Lens-Padova: “E’ cambiato il trend, siam partiti male un po’ contratti. E’ un momento così dopo Brescia… Poi nella ripresa ho visto un Padova arrembante, abbiamo avuto tante situazioni, poi la beffa finale con l’autogol a 30 secondi dalla fine. In questo momento dobbiamo essere bravi a leggere le situazioni, non concedere niente agli avversari. Però abbiamo recuperato fisicamente, siamo più brillanti, abbiamo trovato una squadra che non è seconda per caso, però il Padova ha giocato, ha retto l’urto, non abbiamo mai buttato il pallone. Ora dobbiamo fare punti in campionato, ma ho visto una squadra pronta per portare il Padova alla salvezza a fine maggio. Pregi e difetti del Lens? La cosa che rimbalza agli occhi è la grande velocità e tecnica che hanno, non c’è un giocatore lento. Se noi consideriamo Cappelletti veloce, loro andavano il doppio rispetto a noi. Grande fisicità e grande controllo di palla in velocità. Il primo schema è il nostro classico 3-5-2 provando Clemenza davanti alla difesa, non era in condizioni ottimali. Poi abbiamo rimesso Pulzetti, ci siam sistemati e siam andati quei 20 metri avanti avendo occasioni limpide con Contessa, Sarno e Guidone. Nel secondo tempo, mettendo Della Rocca che comincia a stare bene, ho visto il Padova che ho in testa: lui è metronomo, va a prendere la palla, crea superiorità e detta lo schema. Clemenza? Secondo me una piccola contrattura, forse lo perderemo per un po’. Con tutte le partite che abbiamo fatto, non avendo fatto la preparazione forse gli ha creato qualche problema; volevamo provare questa soluzione per provare a tenere palla quando siamo in difficoltà, oggi non è giudicabile perchè non stava bene. Con che certezze torno da questa 3 giorni francese? Tante! Ho ritrovato il Padova con lo spirito battagliero, con aggressività, condizione atletica. Ci siamo parlati in questi giorni e i ragazzi sanno che stiamo attraversando un momento particolare che tutte le squadre passeranno, noi siamo ancora nella zona tranquilla, abbiamo detto che vogliamo salvare il Padova e questi sono bravi ragazzi con valori importanti come uomini e di squadra, dimostrandolo oggi in un campo importante e difficile. Basta liberare un po’ la testa: non è nè l’allenatore, nè i giornali, nè i tifosi, nè la società ci crea, ma quando sei giovane hai bisogno di crescere con gli errori, per esempio stasera a 30 secondi dalla fine non devi portare via la palla d’esterno o di tacco, ma essere concreti, sono errori da far capire ai ragazzi che non vanno fatti”.