Estratto Fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO


Ha dimostrato di sapere giocare anche nella difesa a quattro Michele Russo, tornato titolare nella sfida di Coppa Italia con la Triestina. L’ultima apparizione dal primo minuto, tra l’altro sempre in una linea a quattro, risaliva alla gara vinta con il Santarcangelo (1 ottobre), poi solo qualche spezzone quando Bisoli l’ha inserito in alcuni finali di partita passando dietro a tre. Martedì il difensore ha sfruttato al meglio l’opportunità, tanto da suggellare la sua prestazione anche con un gol. «Le sensazioni sono state buone, durante la settimana ci alleniamo con grande intensità riuscendo a mantenere la condizione, e la prestazione di Coppa ne è stata la prova. E’ un aspetto molto importante per una squadra che vuole vincere come la nostra. Il mio gol? Fa piacere, ma è una cosa in più. Do molto più valore all’abbraccio che ho ricevuto dai compagni, dimostrazione che in questo gruppo si tiene tantissimo alle situazioni di ciascun giocatore». […]

Con riguardo alle scelte tattiche Bisoli ha spiegato che in questo momento Ravanelli ha caratteristiche che si addicono meglio a una difesa a quattro rispetto alle sue che sono più adatte a una linea a tre. «Sono valutazioni che fa l’allenatore tenendo conto di diversi fattori: dalla forma fisica di ciascun giocatore al modulo attuato dall’avversario. E’ vero che nelle ultime due stagioni ho giocato sempre a tre, ma in passato ho giocato a quattro. Siamo quattro difensori centrali con le caratteristiche per giocare a quattro e a tre. A fare la differenza sono la condizione atletica e mentale del momento». […]

Domani vi rituffate nel campionato con l’Albinoleffe, avversario che rievoca la cocente delusione nel play off dell’anno scorso. «Quella partita non è ancora andata giù a nessuno di noi che l’ha vissuta. Dobbiamo andare a fare la nostra gara con grandi motivazioni, affrontiamo una diretta concorrente che è a quattro lunghezze da noi. Nessuno si aspettava che potesse avere questa classifica».  Che sensazioni dà il primato? «Ripaga del lavoro che facciamo, dà fiducia e crea entusiasmo. Essere davanti a tutti è un merito, ma confermarsi è ancora più difficile, per cui non dobbiamo abbassare la guardia». Quanto le piacerebbe scendere in campo a Bergamo? «E’ sempre bello giocare. Ripeto, è importante a prescindere dal minutaggio che tutti si sentano protagonisti di questo Padova».