La stagione 2016-2017 del Calcio Padova partirà da Mezzano. Sabato mattina la dirigenza ha svolto l’ultimo sopralluogo nella località trentina, incontrandosi con le autorità locali. La squadra sarà ospitata dall’hotel Salgetti dal 10 al 24 luglio e si allenerà nell’impianto intercomunale di Mezzano in via del Pian.

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Mezzano (Međàn in dialetto primierotto) è un comune della provincia autonoma di Trento di 1 619 situato a 640 metri sopra il livello del mare e fa parte della Comunità di Primiero. Confina con i territori dei Comuni di Canal San Bovo, Cesiomaggiore (BL), Feltre (BL), Imer, Siror, Sovramonte (BL), Transacqua.

Monumenti: Nella piazza dedicata a monsignor Rodolfo Orler sorge la Chiesa patronale di San Giorgio. L’edificio ha una facciata bianca a capanna e un campanile cipollone alto 36 m. L’interno è a tre navate; vi è un altare maggiore ligneo intagliato, un grande ciborio e la statua di San Giorgio a cavallo. La chiesa fu edificata nel 1670, rinnovata nel 1728 e restaurata nel 1907, anche se una chiesa dedicata a San Giorgio esisteva già intorno al 1360. La piazza della fontana è fiancheggiata dalla Casa Orler. Numerose sono le caratteristiche case dell’edilizia tradizionale primierotta, tra queste Casa degli Usseri, il Canton Grison, la Casa Cosnèr, la Casa Lotti e Casa Cunico.

Dal 2010, il paese è entrato a far parte del prestigioso club dei “Borghi più belli d’Italia”. E’ stata istituita una mostra permanente “Cataste & Canzei”. La mostra riprende l’antica usanza, ancora oggi praticata, di accatastare la legna sotto casa, affinché si secchi e possa esser bruciata durante l’inverno. Da qui è nata la realizzazione di opere d’arte, sempre utilizzando legna accatastata, realizzate da artisti locali. Ogni anno la mostra viene rinnovata con l’aggiunta di una nuova catasta, alle quattordici iniziali, situate nei punti caratteristici del paese.

Dintorni di Mezzano:

Prati di San Giovanni: è una zona alpina molto frequentata in estate, ricca di masi e di pozzi per la raccolta di acqua piovana.

La Strada de Molarén: durante l’alluvione del 1966 fu per giorni l’unica via di comunicazione tra il Basso e l’Alto Primierotto. La strada passa per il Tabernacolo di Santa Fosca e la Stala granda, un maestoso maso primierotto.

Pra de la Forca: qui fino al 1720 vennero giustiziati i condannati a morte.

Storia di Mezzano: I reperti archeologici dimostrano una presenza umana sin dal mesolitico, anche se solo stagionale e ad alta quota. Passata attraverso varie dominazioni, dalla seconda metà del Trecento la zona entrò stabilmente nei domini dei conti del Tirolo venendo assegnata, dal 1401, ai loro feudatari, i Welsperg. In questo periodo Mezzano fu interessata a un’importante immigrazione di minatori di etnia tedesca provenienti da Schwaz, pur mantenendo le prerogative di centro agricolo. Nel 1525 i suoi abitanti presero parte alla guerra dei contadini. All’inizio dell’Ottocento la popolazione soffrì gli anni convulsi dell’occupazione napoleonica e bavarese. Tornata nell’orbita austriaca con la Restaurazione, in questo periodo molti mezzanesi furono costretti a lasciare la loro terra per emigrare oltreoceano. Dopo la grande guerra Mezzano entrò a far parte del Regno d’Italia. Tra il 1927 e il 1947 cessò per breve tempo la secolare autonomia del paese essendo stato riunito in un unico comune con la vicina Imer.

Lo Stemma di Mezzano: Partito d’azzurro e d’argento; nel PRIMO la caratteristica lontra del Primiero, d’argento; nel SECONDO San Giorgio nella sua iconografia, appiedato, armato d’oro, ornato da un mantello fiammeggiante di rosso, trafiggente il dragone di verde crestato di rosso.

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