Cosimo Chiricò: “Ti sei portato a casa il pallone? Per forza. Avevamo bisogno di fare una partita importante come quella di ieri, siamo arrivati un po’ stanchi alla fine del campionato, invece ieri abbiamo risposto da grande squadra, da grande gruppo. Volevamo iniziare con una vittoria e siamo contenti di esserci riusciti. I tre gol? Il primo è stata una palla recuperata a centrocampo, Jelenic è un giocatore di gamba, ero sicuro che sarebbe riuscito ad arrivare fino al limite, ho fatto un gol facile, il merito è di Enej. Sul secondo gol il fallo non c’era, ma in C spesso te lo danno, è stato bravo Saber in quel frangente. La punizione? Ero un po’ gasato dalla doppietta e ci ho provato e ci son riuscito, è stato un bel gol. Io ho vinto. Noi sapevamo che dovevamo aspettare quasi un mese, con la società abbiamo fatto una preparazione importante, 10 giorni di doppio allenamento, mattina piscina, pomeriggio campo. Avevamo inoltre tutti voglia di riscattarci del campionato perso, dentro ognuno di noi c’era la voglia di ricominciare e di tornare a giocare come sappiamo. Siamo forti, siamo una squadra competitiva, fatta da uomini veri, io ho vinto il campionato con Lanciano, Foggia e Monza, so quanto contano queste cose. Prima tripletta in carriera? Ne avevo fatta una a Lanciano in Coppa Italia contro la Ternana, ma ero proprio giovane. So di aver dato alla squadra una grossa mano, sono contento per tutti i miei compagni, ci alleniamo duramente, ringrazio loro ed il mister, da quando sono arrivato a Padova mi hanno accolto come un giocatore importante. Se sto facendo tutto questo è soprattutto grazie ai compagni. Messaggi? In pullman mi è arrivato un messaggio di Mister De Zerbi, mi ha reso orgoglioso, era il mio allenatore a Foggia. Non sapevo avesse giocato qui, non parla mai della sua carriera da calciatore, diciamo che mi vuole bene. Poi mi ha fatto i complimenti Bobo Vieri e Mister Brocchi, Vieri l’avevo conosciuto a Monza. La gara di ritorno? La partita di mercoledì non sarà facile, ieri abbiamo vinto 3-1, ma queste partite non vanno sottovalutate, bisogna rimanere calmi e tranquilli, ma belli svegli. Il ritorno del pubblico? Anche se pochi sarà importante che ci siano, non vediamo l’ora di scendere in campo mercoledì. A casa? Mia figlia grande mi ha detto “papà sei un giocatore incredibile”, è stata un’emozione forte che solo i figli ti riescono a dare. La piccolina invece ha cominciato a fare casini dentro casa con il pallone. Giocare con il pallone della tripletta con mia figlia è stato bello. Avevamo proprio bisogno di una prestazione del genere, sia di gruppo che di squadra. Siamo veramente contenti, ma non basta farne una, dobbiamo farne altre così”.