Estratto Fonte: Stefano Volpe per Mattino di Padova


Direttore sportivo Sean Sogliano, il mercato (…) ha portato una piccola rivoluzione con sei acquisti e sette cessioni, ma il caso che più ha diviso l’opinione pubblica è stata la vendita del baby Lovato al Verona (…): «Sono molto rari i casi in cui un club di C vende un calciatore in Serie A. La valutazione principale che ha fatto la proprietà è che quando un giocatore è giovane e ha prospettiva, più rimane in C più perde valore. Se ci fossero state offerte diverse per entità economica e per categoria dell’acquirente, avremmo fatto altre valutazioni. Ma oggi, per un club come il Padova, vendere un giocatore in Serie A è un affare che dà lustro alla società. A Verona c’è un allenatore che sta ottenendo grandi risultati con giocatori non di nome e speriamo possa essere così anche con Lovato. Vantiamo una percentuale su una futura rivendita e quindi potremo avere dei benefici anche da una sua crescita ulteriore. Magari potessimo fare ogni anno operazioni di questo tipo. Una cessione del genere garantisce ancora maggior solidità alla società. (…) E’ stata anche una valutazione tecnica. Noi abbiamo puntato molto su Lovato, che ha ottime qualità, ma abbiamo una difesa competitiva lo stesso».
(…) «L’obiettivo è portare i nostri giovani in prima squadra, ci proveremo sempre di più. Ma ogni caso è diverso. Ci sono giocatori che possono rimanere anche 5 o 6 o tutta la vita. O qualcuno come Lovato che viene ceduto dopo sei mesi a fronte di una grande offerta». (…)
Il terzino Sylla, arrivato in prestito dal Lens ha chiesto di restare in Francia, non essendosi ambientato a Padova. Come mai? «Ha trovato poco spazio e ha voluto cambiare, succede. Ma la collaborazione con il Lens resta viva e vogliamo sfruttarla sempre di più». (…)