Conferenza stampa del Presidente Daniele Boscolo Meneguolo sulla piattaforma Zoom alla presenza dei giornalisti.

“Le nostre attività continuano, ma rimettersi in moto dopo un periodo cosi non è facile, la situazione non è assolutamente facile, non bastano gli slogan, ma bisogna entrare nel merito delle problematiche.”

“Il Calcio Padova? Siamo in una situazione di emergenza, ne abbiamo sentite di tutti i colori, ma è un virus che prende le persone, le far star male, non è un’influenza normale e lo posso dire per esperienza personale. Qualsiasi tipo di attività, se non fatta in maniera adeguata, può creare delle problematiche. Il 4 maggio si spera qualcosa possa cambiare, bisogna capire in quale condizioni e quando riprenderemo una vita normale. Capire in che momento siamo e quanto tempo abbiamo per riprendere in qualsiasi forma, per completare quanto si è interrotto, onde evitare problemi peggiori. Per tante squadre la situazione è stata difficile, a loro va tutta la nostra solidarietà, però via via bisogna che la vita riparta. Bisogna trovare una strada per far riprendere e non rimanere cosi in eterno”.

A livello Lega Pro quali sono gli schieramenti? “Bisogna prendere la cosa sul serio, lasciare da parte le problematiche singole, senza discorsi individualistici, per guardare avanti in maniera solidale”

Quanto incide lo stop per il Calcio Padova? “Il progetto non è messo in discussione, la riflessione è più nel capire cosa ne sarà nell’ambiente calcistico. Se oggi ci sono 60 squadre, quante ce ne saranno l’anno prossimo? Il format? Bisogna fare i conti ed adeguarsi a qualsiasi nuovo format o quel che sarà. Il Calcio Padova continua. Rinegoziare i contratti? A livello societario quanto sta accadendo lascia il segno, è una cosa realista, possono condividere questo momento, calciatori compresi. Tutti ne facciamo parte per partecipare anche nella difficolta. Bisogna aprire a sponsorizzazioni 4.0, qualsiasi aiuto può dare il governo, possono essere un aiuto in un momento cosi difficile”.

Il virus? “Ero abituato a girare e non stare mai a casa, ora sono costretto ad una forma di arresti domiciliari, sia i miei genitori che i suoceri li abbiamo segregati, i primi di marzo mia suocera stava male, non si alzava e non mangiava, dopo due giorni è salita la febbre ed è risultata positiva. Questo ha fatto si che l’abbiano ricoverata, la famiglia di lei è stata costretta alla quarantena, cosi come noi siamo rimasti confinati per i fatidici giorni. Passare alcuni giorni col dubbio, poi l’aspetto di avere dei cari in ospedali, in una situazione come questa con una persona che viaggia sulla novantina, fa vivere tutto questo in maniera intensa. La cosa che mi viene da dire, non è la quantità di cose che si fa ma la qualità delle cose che uno è costretto a vivere, dolorose come in questo caso. Ho una figlia che doveva laurearsi e si è laureata a casa, in video conferenza, i suoi amici hanno fatto una festa di tre ore su zoom con 150 persone, la lontananza non è esistita, è un modo di essere diverso, ma un momento. Ora tutto bene comunque, grazie a Dio adesso speriamo mia suocera possa tornare a casa questa settimana”.

“Una volta deciso il termine ultimo, si potrà capire come fare. Con un lockdown fino a settembre non si puo fare ovviamente nulla, dobbiamo seguire con attenzione il sistema che verrà utilizzato e ragionare di conseguenza. Annullamento della stagione? Non lo so se si può fare, avendo spostato al 3 maggio non si va credo verso la direzione dell’annullamento, ma la prima cosa è la sicurezza, atleti, addetti ai lavori e giornalisti. I dati vengono guardati giorno dopo giorno, devono abbassarsi questi dati per immaginare una ripartenza. Noi siamo concentrati di poter dare risultati anche sul campo. Fidejussione? Credo che verrà proposto di svincolarle e poi dopo cambiare anche le iscrizioni. Mi auguro che in questo momento difficile, quando si andrà a fare il prossimo campionato ci sia il modo di poterlo compiere e non trovarci per strada come in tempi passati situazioni di difficolta”.

Rimborsi per i tifosi? “Non abbiamo ancora affrontato questo argomento a livello di Lega, questo riguarda ogni singola società. Ci muoveremo autonomamente, siamo in standby perchè non sappiamo ancora come si concluderà il tutto”.

Squadra? Come comunicate? “Con i mezzi di oggi, immaginatevi una situazione come questa senza internet, ci sentiamo e vediamo per esempio con Carlo Sabatini, devo ringraziarlo lui, e i ragazzi per l’attenzione educativa, psicomotoria, lo vedete nei video, vedo un livello interessante, stanno formando ragazzi non solo dal punto di vista tecnico, ma anche gruppo e squadra”.

Cosa ti manca di più di prima dal punto di vista calcistico? “Il soffrire e il gioire allo stadio, il calcio non è estetico soltanto, è qualcosa che prende”.

Tifosi? “Auguro a tutti una buona Pasqua, porgo gli auguri di tutta la societa e di Joseph Oughourlian, agli sponsor e alla nostra realtà, l’augurio è che questa periodo di pasqua da reclusi non sia tempo da passare invano, ma affrontare le cose semplici ed essere pronti per ripartire per dare il 110% e gioire insieme. Non è tempo per vivere in apnea”.