Presentazione Jefferson Andrade al Calcio Padova via zoom:

“Primo impatto con Padova? Impatto eccezionale, mi son trovato subito bene con tutti, conoscevo Paponi da Latina, i ragazzi mi hanno fatto sentire a casa. Ho cercato di fare un giro a Padova domenica, ma c’era troppa gente in giro e son tornato a casa, avrò tempo durante l’anno. Vivo alla Guizza con mia moglie e i miei due figli. Mia figlia si è un po’ stufata di spostarsi, ora sono qui con me, ma la scuola la faranno a Latina. La trattativa? E’stata un po’ sorprendente, ne sono venuto a conoscenza solo a fine trattativa, il mio procuratore Grimaldi è come un padre, ha fatto tutto lui con il direttore, ero contentissimo, questa è una piazza importantissima. Come sto? Sto bene, purtroppo ad Auronzo ho patito un’infiammazione, ho provato a fare la partita, mi sentivo bene, poi con qualche cambio di direzione ho avuto un risentimento, ho preferito uscire per non aggravare la situazione. Ruolo? Il ruolo di esterno come vuole il mister, in fase di non possesso, per me non cambia molto, devo adattarmi ed abituarmi a stare più defilato, ma non ci saranno problemi. Ho fatto l’esterno a Livorno dove c’era Jelenic dall’altra parte, poi era il mio ruolo nelle giovanili. Sono in Italia da 12 anni, la mia bisnonna è veneta, devo capire di quale paesino sono originario, sto chiedendo a mia madre di indagare, credo che potrei trovare qualche mio parente. Mia figlia piccola è nata qui, la grande è arrivata qui a tre mesi, sono praticamente italiane. L’amicizia con Jovetic? Siamo arrivati insieme e stavamo spesso insieme a giocare alla playstation. Cosa si aspetta il Padova da me? Vogliono giocatori di esperienza e che hanno ancora voglia di emergere, negli ultimi anni sono sempre stato bloccato da qualcosa, arrivo motivatissimo, cercherò di dare il mio contributo con esperienza, anche per dare una parola ai più giovani, caricarmi sulle spalle le giuste responsabilità, ma avere la spensieratezza di un ventenne. L’obbiettivo è di avere la gamba giusta per il 27, cercherò di fare gol, di fare assist, ma l’importante è che il Padova vinca. Il tuo giocatore preferito? Ronaldo, quello vero… l’ho visto giocare, per me è stato il più forte di tutti i tempi, ovviamente non posso paragonarmi a lui, ma mi piaceva, gli occhi mi si illuminano quando lo vedo anche in video. Qui in Italia ho una simpatia per il Milan, da bambino in Brasile si vedevano spesso le partite del Milan, forse i colori sono quelli del San Paolo. Come vedo il Girone B e dove collocherei il Padova? E’ sempre difficile, ogni anno che passa è tutto più livellato, noi puntiamo verso l’alto, dirti adesso come siamo è difficile. Il numero di maglia? Mi è piaciuto il 33 l’anno scorso, credo che lo riprenderò. L’annullamento dell’amichevole? Pensavo fosse uno scherzo, poi abbiam fatto un’amichevole tra di noi ed è andata comunque bene, credo il mister sia contento. Sarà un campionato diverso, anche solo una passeggiata con mia moglie può essere un problema, i tamponi così spesso son fastidiosi, ma sono le regole e vanno fatti, non vedo la luce alla fine del tunnel, vediamo come andrà. Sarà sicuramente diverso, spero che presto possano tornare i tifosi allo stadio, senza di loro è veramente brutto, noi dobbiamo fare la nostra parte”