Aljosa Vasic nel post Padova-Viterbese:  “Ci ho messo un po’ a riprendere il ritmo degli altri, adesso sto bene e sono contento della mia prestazione. Ho voglia di giocare, son partito un po’ indietro e nelle gambe mi sento più forte. Ho subito una distorsione alla caviglia il 2° giorno di ritiro, sono stato fermo 3 settimane, son rientrato ed ho subito un trauma alla caviglia, un altra settimana fermo, poi un problema al tricipite, due mesi sfortunati. La squadra ha giocato bene, ma dobbiamo imparare a tenere di più il pallino del gioco fino alla fine, senza avere pause. Volevamo la semifinale che abbiamo conquistato e siamo contenti. Il mio ruolo? Penso di essere ormai un esterno destro, mi trovo bene in quel ruolo. In caso di necessità posso fare il centrocampista come Vasic può fare il terzino. Domenica avremo la Pro Vercelli, è la prima volta che affronto la mia ex squadra e sono felice di poter ritrovare i colori che mi hanno visto protagonista per molto tempo. Ho giocato li per 7 anni, sono tanti nella carriera di un calciatore. Avranno anche qualche pecca, ma nelle difficoltà si sono sempre distinti per metterci molta determinazione. Anche noi abbiamo avuto un calo, Scienza mi dicono sia un bravo allenatore, bisogna stare attenti, è una partita insidiosa. SudTirol? Sta andando forte, ma è prematuro tirare le somme adesso. Abbiamo visto anche oggi che abbiamo una rosa completissima, Vasic oggi è l’esempio lampante”.