Giampiero Pinzi intervistato da Calcio Padova Tv a Masen di Giovo:

“Il ritiro? Chi l’ha già fatto l’anno scorso ci aveva avvertito che sarebbe stato molto impegnativo e confermo che è così! È veramente un ritiro molto duro ma serve per buttare dentro benzina, l’anno scorso uno dei nostri punti di forza è stato l’arrivare a fine campionato senza cali fisici quindi penso sia la strada giusta. In ritiro riesci a stare a contatto per 24 ore con tutti i compagni, quindi riesci a fare gruppo anche con i compagni più timidi o con quelli con cui parli meno durante la settimana ed è la cosa più importante! Il gruppo dell’anno scorso era formato da ragazzi eccezionali, ma posso assicurare che quest’anno ai nuovi è bastato un giorno per inserirsi quindi sta andando tutto alla perfezione per il momento. Un rito di iniziazione per i nuovi? Sì, a turno devono cantare a fine cena… Ha iniziato ieri Ceccaroni con “Certe Notti” di Ligabue, è stata un’esecuzione veramente pessima, da brividi! Serve per farci due risate e creare lo spirito giusto all’interno del gruppo. Io centrale difensivo? Il mister da inizio ritiro mi ha messo in questa posizione, io non gli ho chiesto nulla e lui non mi ha detto nulla anche perché penso che ogni singolo giocatore debba essere in grado di interpretare diversi ruoli. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di fare anche l’attaccante esterno, il trequartista, il mediano… Questo mi mancava, e mi applico al massimo per svolgerlo al meglio! Come mi trovo? Non cambia molto dal fare il mediano basso, perché imposti comunque il gioco e hai tutto il campo a disposizione, ma è chiaro che poi devi confrontarti con gli attaccanti avversari su un campo vero… Però dai, questi allenamenti in questo ruolo mi stanno piacendo! Il campionato di serie B? L’ho fatto col Brescia due anni fa, è difficile perché è ricco di alti e bassi, quando giochi tre partite in una settimana puoi passare dalle stalle alle stelle e dalle stelle alle stalle in un attimo quindi ci vuole tanta pazienza e il giusto equilibrio mentale. Noi avremo dei derby importanti, ci aspettano delle sfide avvincenti e dure ma sarà emozionante giocarle! Un consiglio per i giovani che giocheranno per la prima volta in B? Quando giochi in certi stadi gremiti è normale che all’inizio hai un attimo di shock… A me è successo a San Siro con 80.000 persone, all’inizio perdi le distanze e sei un po’ frastornato. Io dico ai miei compagni di godersi a pieno quest’esperienza! Le mancate iscrizioni? È davvero una situazione sconcertante! Ci sono rimasto malissimo perché ci sono tifosi che ci buttano l’anima e rimangono delusi, lavoratori che perdono il posto e miei colleghi che restano senza squadra e magari hanno famiglia… Ma è tutto il calcio che è in una brutta situazione e sta prendendo una brutta piega, non vedo segnali positivi per il futuro. Se società gloriose come Modena, Reggiana, Cesena e Bari fanno questa fine bisogna veramente fare qualcosa, non si può andare avanti così! E alla fine chi ci rimette sono i tifosi, che ci mettono l’anima…”