La Coppa Anglo-Italiana, nota anche come Torneo Anglo-Italiano (in inglese Anglo-Italian Cup o Anglo-Italian Inter-League Clubs Competition), era una competizione calcistica tra club italiani e inglesi, svoltasi dal 1970 al 1996. Dopo alcune interruzioni, dalla stagione 1992-1993 il torneo fu ripristinato, invitandovi a partecipare 8 squadre della Serie B italiana (le quattro retrocesse dalla Serie A e le migliori non promosse della B della stagione precedente) e altrettante dell’omologa categoria inglese (qualificate dopo una fase preliminare), allora denominata Division One. La finalissima era prevista nel suggestivo scenario dello Stadio di Wembley a Londra.


La fase eliminatoria era composta da 2 gironi con 4 squadre inglesi e 4 squadre italiane ciascuno. Da ciascun girone si qualificarono alle semifinali la migliore squadra inglese e la migliore squadra italiana. Nelle semifinali s’incontrarono le 2 italiane da una parte e le 2 inglesi dall’altra, con gare di andata e ritorno, decretando le finaliste.

Fonte: Carlo Caliceti, tratto da Il Padova, Anno 4, Numero 9 – Novembre 1993


Lo Squalo, visto da vicino, fa meno paura. Visto all’opera in panchina, poi, non fa paura per niente. Lo Squalo è Joe Jordan (possibile dimenticarlo?) e la panchina quella dello Stoke City, terzo avversario del Padova nel Torneo Anglo-Italiano. Si gioca a Bassano del Grappa (perché due giorni dopo all’Appiani giocherà la Nazionale Under 21) e si deve vincere, sperando che il Pescara torni da Londra con le ossa rotte. Impresa tutt’altro che facile, si è portati a pensare due minuti prima dell’inizio del match, perché questi inglesi hanno battuto a domicilio il Cosenza e hanno bloccato sul pari la Fiorentina. Lo Stoke poi deve attraversare davvero un periodo di grazia, se è vero che per una trasferta come questa è riuscito a portarsi appresso trecento tifosi, forse attirati dalla concomitanza con la partita della Nazionale (l’Inghilterra è impegnata il giorno dopo a Bologna contro San Marino) o forse ispirati dal nome del luogo (Bassano del Grappa, chissà cosa avranno pensato…).
Intanto però lo Squalo presenta un undici super abbottonato (con tanto di libero, Cranson, alle spalle di quattro difensori) che va subito in apnea. Il Padova è in realtà il Padova due, come al solito, eppure dimostra subito di essere una spanna sopra. C’è l’esordio in biancoscudato dell’ex ternano Cavezzi, acquistato al mercato di ottobre. E c’è soprattutto un signore, tale Galderisi, che, impiegato dal primo al novantesimo, si diverte e fa divertire.
Il risultato non resta in bilico per molto, perché Maniero sblocca dopo un quarto d’ora e alla fine del primo tempo il Padova dovrebbe essere già sopra di tre. Ancora Maniero in avvio di ripresa e solo sullo 0-2 gli inglesi mettono fuori il naso. Occhio di bue su Ennio Dal Bianco: parte l’assolo. Tre parate, una più bella dell’altra: cari inglesi, di qui non si passa. Magari si passa ancora dalla parte opposta e infatti ecco Giordano che scatta proprio al novantesimo: 3-0. Il fischio di chiusura del signor Hart (uno di quegli arbitri che non puniscono neppure le fucilate, se non ledono organi vitali) ha quanto meno l’effetto di chiudere la bocca agli “allegri” sudditi della Regina, che avevano tenuto la puntina sullo stesso disco dall’inizio alla fine.
All’uscita incrociamo Piero Aggradi che, telefonino alla mano, aspetta notizie dagli altri campi. Al primo squillo il diesse viene circondato da giocatori, tecnici e semplici curiosi. Tutti lì a pendere dalle sue labbra. Guarda un po’ come ci appassiona questo torneo che doveva scivolare via senza lasciare traccia… Ma cos’ha fatto il Pescara? E la Fiorentina? “3-1 e 2-0”, sospira Aggradi. Hanno vinto tutte e due, ha perso solo il Cosenza che ormai non fa più testo. E con questo? Con questo il discorso semifinale si complica parecchio. C’è ancora un turno, col Padova nuovamente in Inghilterra contro il Southend, e ci vorrebbe un vero ribaltone per far continuare il sogno. Chissà. E chissà cosa dirà stavolta Ottoni, quando sarà convinto di sorvolare Wembley…


COPPA ANGLO-ITALIANA
Bassano del Grappa, 16 novembre 1993

PADOVA-STOKE CITY 3-0
Reti: 17° Maniero, 48° Maniero, 90° Giordano

PADOVA: Dal Bianco, Tentoni, Cartini, Ruffini, Rosa, Ottoni, Giordano, Cavezzi (75’ Cardini), Galderisi, Coppola, Maniero. All.: Sandreani

STOKE CITY: Prudhoe, Butler, Sandford, Cranson, Overson, Orlygsson, Gynn, Sturridge (61’ Bannister), Regis, Harbey, Galegham. All.: Jordan
Arbitro: Hart

Ammoniti: Ottoni, Giordano


Altri Incontri:

1° Turno: Padova-Portsmouth 0-0

2° Turno: West Bromwich Albion-Padova 3-4

3° Turno: Padova-Stoke City 3-0

4° Turno: Southend United-Padova 5-2

Girone B

Squadra P.ti G V N P GF GS DR
1. Pescara 12 4 4 0 0 9 4 +5
2. Fiorentina 10 4 3 1 0 8 2 +6
3. Padova 7 4 2 1 1 9 8 +1
4. Southend Utd 6 4 2 0 2 8 9 -1
5. Portsmouth 4 4 1 1 2 6 5 +1
6. Stoke City 4 4 1 1 2 3 6 -3
7. Cosenza 3 4 1 0 3 4 8 -4
8. West Bromwich 0 4 0 0 4 5 10 -5

Semifinali:

Brescia-Pescara 1-0
Southend United-Notts County 1-0
Pescara-Brescia 3-2
Notts County-Southend United 1-0 (5-3 rig.)

Finale a Wembley:

Brescia-Notts County 1-0